Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

di quelle manifestazioni di popolo che•,portate più avanti, potrebbero spez– zare la morsa reazionaria che pesa sul nostro paese. Il nostro Congresso aveva scopi molti modesti e limitali: esaminare attentamente la situazione italiana in cui siamo chiamati ad operare le• nendo presente che essa è legata, in gra,1,parte, a tutti gli ,wvenimenti che quotidianamente avvengono nel mondo. Di fronte ai grandi partiti di '1Uma, ed ancor più di fronte ai due mastodontici blocchi di Stati che si conten– dono l'egemonia mondiale, sembrerebbe asmrda ed inutile l'azione dei pic– coli gmppi, qual'è il nostro. Noi pensiamo che CO$Ìnon sia. Credù,mo che, anche se ci fo.,.,e impedita ogni azione, CO$Ìcome avvenne clurante il ven– tennio nero, una chiara e decisa posizione di rifiuto, di condanna dei si.,lemi e regimi autoritari, abbia $empre la sua importanza ed efficacia. Non ci sarebbe stata la « resistenza >, se una piccola minora,iza cli tlllt,ifascisti non avesse co,itinuata la sua opposizione nelle carceri, al confino, in esilio o cla11de.,tiname,ite in Italia. La nostra principale preoccupazione, durante il Congres.,o, è slala quella di trovare modi e ca,npi di azione nostri e di inten.,ificare la nostra attività facendo appello a quell'impegno volontaristico ed " <Juellacarica di entusianno che sempre hanno distinto gli anarchici. Non è vero che, oggi, sfr,mo numericament.e di meno di quello che eravamo ,ml primo dopo– guerra. E neppure di mezzi $iamo più poveri. Bt1sti pe,uare alla preca– rietà delle nostre pubblicazioni di allora per renderci conto clic oggi ci troviamo in una condizione di privilegio. Umanità Nova, il seuimanale del movimenl-o mwrchico, dal 1945 ad oggi, è sempre uscito regolarmente; la rivista Volontà è "' suo q1wttordice– simo "nno di vita ed ha so.,tituito, al suo nascere, un periodico dal titolo omonimo. Nella pubblicistica anarchica di lingua italiana, ad eccezione di quale/te periodico che usciva od esce all'estero, 110n c'è mai stata una co.!Ì. lunga contùmità in nessuna delle sue pubblica:ioni. E sappiamo che, ac– canto alle due citate, c'è stato ( e ci duole di doveme parlare al pa.,sato) Il Liher1ario con dodici anni di pubblica::.ioni; c'è li Seme Anarchico che deve avere <111.asi tre lustri, c'è L'Agitazione del Sud che ha cinque anni di esi.~lenza ed lw sostituito altre voci che si pubblicavano in Sicilia, e ci sono state e ci sono pubblica:io,ii che sono a,,pane od appaiono di tanto in J.anto. E vicino ai nostri giornali e riviste, ci sono le varie ini:iative edi– toriali che tutte auieme hanno al loro attivo la pubblica:ione di molti opuscoli e libri di propaganda anarchica. Lodare i tem.pi passati è spesso un comodo modo per giustificare il poco che riusciamo a f"re. Se c'è qualchecosti che manca rispetto al ptissato ( in molti, non in tutti, per fortuna) è la volontà di fare e una carica di entu. siasmo, che sono indispen.,abili per il nostro lavoro. Armando Borghi in un mo intervento disse che i giovani arrivano, oggi a teatro pieno, il che conferma che oggi .,;anio pilÌ. ,uwierosi che per il passato. Non si ricorclano Congressi di prima del fascismo dove gli anar– rhici fossero tanUJ numerosi quanto /,o son-0 stati nei Congressi ultimi. 322

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