Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961

A N T o L o G I A ldio.zie della scuola fascista D u RA N TE il nostro ultimo anno di liceo fo messa in pratica, sotto l'egida del l\linislero della Cultura Po1>olare, quella bella trovata della radio foscisrn 1>er le scuole che si esplicava in trasmissioni settimanali redatte in maniera così bambinesca e stupida da ben meritare l'appella– tivo di pagliacciata. Per noi tutto ciù rap1>rcsentnva naturalmente uua pacchia in 1>ii1, pcrchè, capitando nella prima ora di lezione, la trasmissione dava modo ai ritardatari di prc1rnrarsi alla lezione seguente e ai ciuchi di copiare i compiti dai compagni piì1 bravi e compiacenti. Che se poi ci capiuwa di. prestare attenzione alle trasmissioni, non potevamo non concludere, col nostro cervello - il <1uale, checchè ne 1>cnsasscro i signori del Ministero, a diciott'anni cru sufficientemente sviluppato - che i pro– grammi cosiddetti educativi altro non erano che un informe gua,:zabuglio di musica sceha a casaccio, scenelle dal significato oscuro e propagnuda fascista profusa a scialo col grossolano misurino usato dalle autorità di allora .... Il professore Rossi era appena entrato in classe, che subito la voce del Preside cominciò a gracchiare, preceduta dalla rituale schiarita, alterata dall'altoparlante, centuplicata in tutte le classi. Col tono solenne che il cattivo funzionamento dell'impianto potc"a consentirgli, annunciò che srnvamo « ber gollegarsi con l'EIAR I ber la gonsucda drnsmissionc de<ligada alle sguole ». Il professor Rossi assunse un'aria supndignitosa, collegato anche lui, indireltnmente, col Ministro della Cultura Popolare. E In radio ufficiale, dopo poche battute introduttive e inni patriottici fascisti, ammnziò il piatto del gionio. Tema: u l'aurnrchin ». Ed ecco il geniale svolgimento che ricordo qunsi parola per parola, tanto mi colJ)ì 1>er In sua pnrndossule icliozia. 1 EIAR. Ente Italiano Audi:i:ioni Radiofoniche. IJ 1>resideparla con accento fortemente meridionale. 310

RkJQdWJsaXNoZXIy