Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

un gioco intelleuuale ... • e « dichiararsi agno– stico• per ,·oi « è un allcggiamcnto di oncslà •· Ciononostante, affennate di non credere in Dio. A me pare che ci sia della incocrcmi:a e della inconseguenza, della oonfosione. Anoora, affermale che o; la e.~islcnza o la non esistenza di Dio è sostenibile solo in sede di pura metafi,ica • e, subito 1lopo, aggiungete che non siete « indifferenti nlla idea di Dio che consitleriamo uno <lei mag– giori o:stacoli allo sforzo ,li ulteriori cono– scem:e dell'uomo, e ili fronte alle religioni ed alle Chiese ,iamo t!ei combaltenti 11. Mi pare che ,·ogliate contraddirvi solo per ... fare un dispello a S. Faure e ti quanti, dopo lui, persistono a fare prop11gaud11atea. Ad ogni 11101l0,rifaccndo,•i, 1>er spiegare il ,·ostro agn05tieis1110, a T. H. Huxlcy se, condo il •1uale • iJ pensiero umano non ha la ea1rncità di su1,erare l'ambito della reahò fenomenica e di co1101cerel'elS!len;;,a ultima della realtà», 11011 vi sembra di fare un sal– to indietro, di cadere, cioè, nella o; purn me– tafisica »? E di dimi,wire gli sforzi ,!elio uo1uo, nnzi di condannare l'uomo sollo la croce della • realtà fenomenica » e di dan• narlo nella inutile ricerca ,li quel gatto ne– ro, che non esiste, nella 11an:ta buia che è • l'es.sem;a ultima della realtii. •? A mc 11are, che la profc511ionedi agnosticismo è confes– i.ione di im110te11za e di rinuncia: l'uomo è riuscito a lì«aui quel chiodo avvelcnnto nel cen-ello, l'uomo non riuscirà a toglier– &elo e, per couseguem:a, dovrà rassegnarsi alla 1ubordi11a:i:ioue dato che è inutile ribel– larsi nè oon un atto del pe11siero, ne con l'uione. Ne deriva, mi pare, che l'indiffe– renza diviene, generalmente parlando, l'at– teggiamento più oonsone e grazioso. L'antica polemica, che non è stata im·entata dagli atei, cont.ro il Dio tiranno ed oppressore, contro il « timor di Dio• viene a smorzarsi, a placarsi, ad addolcinJi e, per conseguenza, ad alicnani dalla • polemica sociale• pro– priamente deua. Si diviene • agnostici • an• che in campo sociale. Ci 1i crea una men– talità agnostica dalla quale derivano, in ul– tima analisi, i mille simpatici atteggiamenti platonici e, per di più, in candido ... gre1u– biulino bianco, bianchi511imo, L'i11enia di- viene elemento soporifero anche per gli a– narchici che vengono portati a obliare Stir– ner (anche in questo cam110 spceilìco). È permeuo citarlo? • Viviamo in un'età cri– stiana, in cui le stesse ribellioni contro Dio sono intinte <li pace teologica ( ... ) occorre ben nitro che le astraxioni, occorre un atto di volontà, occorre una alTcnuaxione an1i– cristia11a la quale scuota l'edificio religioso dalle sue fondamenta ( ... ) come la religio– tiità e un atto di fede, l'irreligiosità de\·'es• sere 1111 atto di negazione». Non 110,·atc che queste olTermazioni siano di cocente nllua• lità e oongeniale all'nnnrchismo? .., Ma voi trovate che • l'inerzia, purtrop1>0, non è la caraueristica dei soli anarchici italiani, e non oolpisce soltaulo il movimento anarchico•· Oa,·,·cro, lnn1c grazie! AUorn, che il • timor di Dio• conlinui a mietere le sue vittime e a seminnre paura, che la « pcsle religiosa• continui ad au• nichilire la volontà e la dignilà dell'uomo, che la • setta perfida e maligna • a,•anzi e spradoncggi. Tanto « il pensiero umano non ha la ca– pacità di superare la realtà fenomenica e di conoscere l'essen:,;a ultima della realtii. •· Così è staio detto, .. sia pure in arabo!. .. Rasu:sa, 9 febbroio 1961. F. L. Sarebbe inulife rispiegare qui in che co– sa co11:si:ste il nostro agnosticismo percl1è correremmo il rischio di essere fraintesi una seco11t!avolta. Diciamo semplicemente clie abbiamo cono– sci1110 anarchici che si dichiaravo.no agno,tici ,ul problema ,li Dio, e cio11onosta11te ,ono ,ta• ti sempre 1ulla breccia ed l1anno :speMtla vita intera per le loro idee, Diciamo. ipesso che nel no,tro concetto di libertà è incluMt la libertà di chi penso diversamente da noi. Accade invece che propria i,1, meno a noi: 11011 ,i tolleri che un composnn abbia una posi:;ione propria davanti od un clo10 pro– blema. Ma clii per onestà vuole mo:strar,i quello che realmente è, no11 è percliè 1u1. doto atte&giamento non trova la 1impo1ia o l'ap– prow:;io11e di altri compogni, che rinuncia ad e1primerlo. E Jtia, pur tranquillo E. L. 185

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