Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

,111cliecon il nollro agno,tici,mo r.ontim1e– rcmo o almeno cercl1eremodi illuminare le co,cie11ze. di liberarle eia tulto quello elle è ,11per#hione re.ligio,a, &ottomiuionc, rasu• g,w::;ione a un Dio immagirwrio, un::::a u.t• tarùmi e non u.r~endoci mai di metodi in– tolleranti, e del dogmatismo di cui si ,er– vono i preti per dimostrare cl1e Dio e&iste. /)irò ancora F. L, cl1e a0ermiamo qu.e,to /H)r fare dùpelto a S. Faure? Ecco un'idea Che ,olo F. L. poteva avere. Temi da tratture Accogliendo l'invito di codesta redazione ,·orrei 111.1ggerire come temi da trallare queUi della menzogna rcligiou. È noto come la Chiesa cd il 1>rele ostacolino il progresao, mantengano ,·i,·a una credenza che all'ori– gine non era altro che paura di fronlc alle forze 11cinicl1c dello nntura o al mistero di Clltl. Dobbiamo comballere le vece.hie e le 11110,•c superstizioni J>erchi: 11011 avvelenino 11ii1 il ccn'ello di tanla genie, per mettere fine all'alleanza che da sempre esiste tra Chiesa e Stato. L'anarchismo non potrà mai trovare modo di alTennani lìnchè la cre– denza in qualche 1>0tenza di,·ina tarà cosi dilTIWI Ira i J>Opoli. Pcreiò le nostre pubhli• ca1,ioni oltre che a t.rnttarc le que11io11i so– ciali in generale, debbono occupani della propaganda antireligiosa. È cerio che la scienza con le sue future scoperte farà eroi• lare quei misteri di cui i preti a11cora ti .crvono per dimoslrare c.he Dio esUle, ma in attesa che la ,cicnn (ac.c.ia luce l!U tale problema, noi dobbiamo la,·ornre lìn da orn per aiutare gli uomini a liberarsi di ere• dcmie 85$urdc. New York, febbraio 1961. s. s. Certo, che aiutare gli uomini a liberar,i dalle men::osne e dalle supersti::ioni reli– giose, e ad individuare i mali JOCiali deri- 1:a11tidall'imperio della Cl1ieso sulle co,cien– :e degli uomini, e 1ulla foro co11do1to, è com– pito 110,tro, è compito 1/i lulti coloro che dicono di volere fema11cipo::io11e desii uo– 'mini. E noi pensiamo cl1e la propasanda in 'tal ,c,uo è ta11topiù efficace quanto più ,i riferiKe ad u11aChie,a operante nella reollO -d'o33i. '186 La co,idetta • ,cri11ioni::::o::ione » del mon– do è opera proprio di coloro che ,i proclamo• no cattolici. Lo vede ben cl1iaro, in Francio, l'abbote Joseph Ti3er che nel bollettino • En fomitle » pubblico lo presl1iera che dovrel,. I,- e,scre sullo bocca dei co,ideui credenti, cli cui riportiamo qualche 1ignificotii:o pauo. • Signore, non ti fidare di noi perchè 1i11no degli ipocriti; pen.siomo il contro– rio cli qu.onto o/Jernu'omo. e vero cl1e li clicfomo: "Mio Dio, crediamo in te"; ma ciò 1is11ifica ,oflcmto: "So che e.,iste qual• c1wo, l°"ù, al cli ,opra cli ,1oi ...". Noi cre– diamo in te, Sisnore. come Yoltaire credei-a nel Gronde Orolo3iaio dell'universo (lo co,o 11011 di,iurbo mollo!) o, pe33io ancora, co– me il Diac.'Olo 11euo crede nella tua ui#cn• ::o, perchè non può fare tliverwmente, men• tre strepita percl,è è così. Proclamiamo la 11eceni1ò della giu.fliJio e dello corilò, e tu.llavia no,t abbiamo affot• to vo3lia che 1ia110 eQeuii:ttmente opplicote. Ciò disturba troppo le no.stre veccl1ie abi– tutlini. Ti diciamo a voce alto: "Mio Dio, mi fido di tè", mo obbiamo ben più fiducia, per il momento, ne3li eurciti della NATO e a,pettiamo molto dalle 110Mre future bom– lm olomic/1e. ... Pacciamo balle::ore i nostri bambini, li ma11diomoal catccliiimo, ma con la sc3re– ta 1pemn:::;a che la.scino tutto que,to a do– dici anni. al mas,imo a venti, come abbia– mo fotto noi stcui; pcrcl1f! se i no.sui fi&li e le nostre fislie clivcntauero misliori di noi sleni, ci ,arebbero un rimprouero vi– vente! 1,ifine, per co11/euare tu.Ilo, Sis11ore, noi ci siamo accomoclati in una refi3ione con– f~ionato con curo, a nostro livello. Non ci teniamo ad u,ere •frollati. ....Ecco come ,iamo, Signore, e come 1:or– remmo rC$tore. E il Papa 1101Ippeno finito di clirci, a 1\'a1ale,cl,e bi,a3na ,nettere lo verità nella no,tra vita. È prcciwmente quel– lo cl1e non abbiamo affollo 1.1osliadi in– temlere, e me.110 011coradi mettere in pra• tico •. 1 1 Riprodotta parzialme.nte da: Il Gallo, n. 2, Genon, 10-2-1961.

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