Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

LETTERE DE I LETTORI I Autorità e competenza Propongo una di.seus,ione su una qun1io– ne che se pure teorica, almeno nell'epoca in cui viviamo, credo rinsta un certo in• !eresse dal punto di ,·ista dottrinale anar– chico. Siamo tulli d'aceordo n~I• condanna del 1>rinci1>iodi autorità e del polere che ne consegue nd. campo politico. Anualruente tulla la ,•ila sociale ne è pro– tondamenle permeala ed inquiuala. L'unica forma di autorità che gli anarchici ammet• tono è quella che deriva dalle nozioni tce– niche in poue:550 di individui qualificati e s1H:ciali:uati in <leterminati senori delle co– noscenze ,eientifld1e (ingegneri, medici ecc.). Teoricamente è facile disliogucre l'auto– rilà che 11roviene dalla seien.r.a da quella che proviene dalla politica, ma scendendo all'altuaziGne pratica, in una 10Cietà quale L, noetra coaì profondamente imbevula di princi1•i •utoritari che vengono purtroppo inoculati 6n dalla più tener• elii per mnto Jcll• scuola, non credo 11iafacile delimitare i confini dcll'autoritii tecnica, auperati i quali que11a diventa anch'essa arbitrio o 11rumcnto Ji oppressione e di sfruttamento. La mia personale csperienia di medico o:!!pedaliero, e come tale in,·estito di una certa 11artc di autoritii tecnica, mi insegna quanto ,ia facile, anche per chi abbia opi• nioni libertarie, oll.repassare il limite piut• 10,to i11ccrto che tepan la ,uddetta forma di autoritii dall'arbitrio. Mi ai potrii obiettare che il quesito da mc posto è un pò ingenuo poicbè il dege– nerare dell'autoritii tecnica io arbitrio, di• 11cndc in gran parte dal cantiere e dalle tendente autoritarie di chi ne è inveni10, ma anche ammesso che ne sia queala la 11rincipale cauu, quali 11000 i rimedi dei quali pouono avvalersi coloro che prutano I• loro opera alla dipendeota di tecnici, per i1upedire che ciò aucceda?; scnu peraltro 184 recare donno ol fontiono111c1110 regolare del• l'atienda, ufficio cec. in cui lavorano. Gradirci molto conoscere l'opinione di Yo– lontò e di qu•nti lettori e coll1boratori vor• ranno porcare il contributo del loro pen• siero e della loro t:11)Crienu. Siracu$0, febbraio 1961. O. A. Pinchè civremo ru~llo ,ocielà del • prit:i• le&io•• dei padroni del vapore, dello Stato, e,preuione di una data daue o di doti gruppi, non si 1mò sperare clre l'autorità e/elio scienziato, (lel nui</ico, dell'in§egner,, del maestro, del lecnico, ecc. non aia speno al servizio di portico/ari intereui. Attuai. me11te i cercelli sono sollecitati, dallo Stato, a pensare, a creare o(/ operare in un dato modo. Per,ino uno scien:ioto come Einstein contribuì incolonioriomnte o dare il via allo armamento atomico. t certo, però, che anche cambiando ra• diC(l/mente le strutture wciali, perchè il popolo non rimon&o a;ittimo c/elfoutorità del • competente • o dello • scien:iato •• è ne– ceuario c/1e il sapere si diffonda il piì, po.uibile, clic i lacoratori si melllmo in con– cli:ioni di conoscere be11eil fovoro cl1e fan– no e di euere in &rado cli controllare e di– ri&ere il proc.euo 1>rodut1ivo.Non bisoina crWere e/re sio uno cosa impo.uibile: &ià esperimenti di auto-controllo della produ– :ione vi ,ono stati nei brevi periodi ri1:o– lu1ionari. Il quCJito po,to da D. A. è im– portante e lo &iriomo oi no,tri lettori. Anarcbiemo • Ateiemo • Agooeticiemo • ... Per ,·oi l'ateismo, le prove dcll'ine,i. atenta di Dio, 110110 &una ginnutic• di parole, • Lo 1erit10 •i riferiacc ad una nota dello, tteao titolo apparso in Jlolontò, n. l, a. XIV. gennaio 1961, pag. 61.

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