Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

A proposito dello spirito che presiede a questa tendenza e delle sue realizzazioni attuali s'impongono due osservazioni. In merito ai ri1mltati, bisogna riconoscere infatti che, oggi, i figli e le figlie delle classi povere riescono ad « elevarsi » in numero maggiore che nelle società del passato. Trenta o cinquant'anni fa, le sole vie per staccarsi dalla condizione di operaio erano la difficile e lenta carriera delle armi, o quella del sacer– dozio. Oggi, pur non essendo imponente il loro numero, vi sono maggiori possibilità scolastiche ed universitarie, minori oslacoli paurosi per i figli dei lavoratori desiderosi di ottenere un diploma, una laurea, un tltolo. Va notato, tuttavia, che le caste createsi per lo sfruttamento di certe categorie si difoudono benissimo. Non basta strappare una laurea in medi– cina: l'Ordine dei medici esige che tutti coloro che profossano la medi– cina, per installarsi e ricevere clienti, devono disporre di un minimo di locali, in un appartamento decente, il che è quanto dire, date le condi– zioni d'alloggio vigenti in Francia, una disponibilità di mezzi iniziali rela– tivamente importante. Lo stesso dicasi degli avvocati. Inoltre, le condizioni in cui lavora uno scolaro o uno sludente - calma, mezzi materiali, riposo, svago - differiscono in maniera considerevole a seconda che si trovi in un ambiente borghese o in un ambiente proletario. In pratica, quindi, gli ambienti privilegiati per nascita si difendono relativamente bene dalla concorrenza dei nuovi promossi, e, in mille modi, cercano di tenerli a distanza, vale a dire di riservare per questi ultimi le mansioni considerate meno nobili: l'industria e l'ammiuistra– zioue, segnatamente. Va dunque stabilita una distinzione fra i bisogni della società industriale, avida di tecnici e di quadri, e per conseguenza &J>Ìntaa fabbricarne il maggior numero possibile, e le prerogative delle classi abbienti che cercano di difendere l'accesso alle loro fonti di profitti. Ma probabilmente, il tipo attuale della società ha bisogno di elementi forniti di una istruzione superiore, nello stesso modo che al principipo del secolo lo sviluppo industriale richiedeva lavoratori che sapessero leggere e scrivere. Le giustificazioni dell'estensione dcli' insegnamento possono essere umanitarie e intellettuali; ciò non toglie, tuttavia, che le ragioni che la determinano siano funzionali e materiali. Ma offrendo alla gioventù o: l'eguaglianza delle opportunità)), i partiti dell'ordine, vale a dire quelli che si conformano alla gerarchia sociale, danno proya di una certa logica. La quale è meno evidente per i partiti che si dicono socialisti, poichè questi vengono implicitamente a riconoscere che la legge della giungla e il sistema della piramide sociale sono eterni. La formula secondo cui « il piì1 ricco regna » è sostituita dall'altra secondo cui « Il migliore vince ». Vi è in ciò adattamento ad una società in via di trasformazione, nel scuso di una maggiore eguaglianza, di soliclarietà pili effettiva e <li più equa giustizia. Bisognerebbe aggiungere a queste osservazioni una nota che riguarda direttamente il movimento operaio: esiste oggi una vera cornizione siste– matica, dei migliori elementi della classe lavoratrice, i quali vengono sol. lecitati cd attraili dai vantaggi/he offre loro il passaggio all'altro campo, a66

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