Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

RECENSIONI 8iBTllN0 SllLYEMINI Memoriedi un fuoruscito Edit. Fcltrinclli • UE/296, 1960, pag. 190, L. 300). G1ct1110 Salvemini, come uomo di cul– tura e come uomo politico, non ha bi.!IO– gno di 11rcsentazioni: la sua opera è ab– hHl■nu nota per eMere, almeno in que– ala sede, illu.strata. Ci occuperemo. per• bnlo. di quc.11lee memorie•• le quali ,ono il risullato di una riclaboruione apport.ta • quanto lo 11wo autore andò pubblican– do 111ll1 rivi.911 gcoo,·cse e /li11erad •• e che sono perta1110 da con,ideral'li 1111inc, di10 di indubbia imporlanu. Qucato volu111ct10esce mentre l'editore Fdtri11clli nn11unzia un Jliane'.l di pubbli, euionc dell'Opera omnia del Salvcmini, c. quando - 11d generale compromcMO delle coscicn:r;c degli uomini 11olitici più in vista di questa nO!lra halia clcricafo:- 7.11• - pii, che, in ogni altra cpoc•, oc– ('OITC«bbcro C(MC.icnzc•d•m1n1ine, spine doni■li solide, per far fronte •Il■ inva– denza del reazionarismo pi1'1 ollu.so, ape• .,ic nel campo della pubblica is1n11ionc e della cuhura. Questa autobiografia, a1>eria• mo, poun almeno scn•ire ad illuslrarc al– la gioventù italin11a come non tulli gli Ito– Ji.nni forono co111cquelli che, oggigior,10, riempiono le prime pagine dei giornali - ancorali alle pohronc ministeriali od alle innumcriwoli greppie s1a1ali e aempre pron- li a baraUarc le... convinzioni dell'ora pri– ma col classico piatto di lenticchie - ; ma che vi furono degli uomini che prde– rirono l'incertezza di una stentata vita di esilio ad un semplice atto, formale maga– ri, di sottomiMione al di1ta1orc fascista. Il « /uoriucilifmo • it111i11t10, limi1111dolo al periodo fuciata, può dirsi clic initia dall'epoea del delitto M1t1eo11i. Muuolini, nc.ll 'in1cn10 di j)ieg■re alle sue • voglie• politiche le pcnionaliti più in vis1a di quel periodo, quasi • vole~ne f•re schermo, adoun-a allora i ben conotciuti 1i.stemi di tattica assorbente: il aorriao e la ... carota per i deboli che, falli i conti tra i van– taggi di una vita tranquilla e calma e gli 1van11ggi di una lolla aperta delle cui con– seguenze non si riusciva a prc,·cdcrnc la portata, propendevano per la so110111isaio- 11c; l'invc11iva, la minaccia, il carcere, la uccisione per quanti si dichiaranno irri– ducibili av,·crsari dello 1ta10 dittatoriale fuci11a. Uno dei più accesi 01,,,01i1ori del fa. &eismo fu certamenlc Gaetano Salvemini che, per sopran·i,•ere fi9ieamcn1e e per Ja– aciar sopravvfrere, in libertii, la fiaccola della cultura, della qt11le fu eminente te– doforo, prelcri 1ffron1are le ancnture del– l'Cl!lilio, dopo avere 1!,!!la1>oratole dcfo:ic del <'ln:cre e le trivinlità cd oscenitii de– gli sgherri foscisti. Già 11cll'au11111110 del 1923, in occasione di un impC(;M aMtmto col King's College di Londra per un corso di lezioni sulla Polilic" e1tero dell'Ilo/io tlol 1871 ol 1915, conobbe. le prime avviuglic del fucismo illibcrtario, che gli negò il pauaporto; nel– lo alcuo autunno fu co11retto a sfidare la ,•olonti fa§C.i11a,pa.saondo clandcatinamen• te in Francia e poi i11 Inghilterra, dove tenne le sue lezioni. Nello stCMo autunno, se ancora potevano au&iiitcrc. dubbi, preae atto <lclle larvate, ed anche n11c.r1e,minac– ce. per questa 1ua • brava111• di ... a11tita• liano, n mcuo di uno ,eritto upparso aulln l\'o:.io11e di Firenze del 4 Ott. 1923: nel quale, dopo l'accusa di traditore dc.Ila pa– tria e di diffam11orc, il Sah·emini viene 699

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