Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

Si tratta di un movimento gr~– demente influenzato dalle vane Chiese, sopratutto dalla cattolica. Se tale grandiosa iniziativa (gran– diosa almeno nelle intenzioni) nves• se l'effettiva volontà d'impiegare mezzi poderosi allo scopo di valo– rizzare terre incolte o comunque di intensificare lavoro ed istruzione tro le grandi masse in miserio, me• riterebbe senz'altro una lode uni– versale. Ma vi sono ragioni da te– mere che il parto, se non proprio un topolino, sarà costituito tuttalpii1 da un agnello. Poichè il sistema do– minante è sempre la prassi coritate. vole: quella carità che irrita così profondamente l' animo umano, quando essa opera come indiscuti– bile principio, come sistema di di– stribuzione economica. Certo vi è anche il gesto genero– so, spontaneo, diremo così franca– mente umano, che giunge sempre opportuno tra la mano che offre e quella che riceve; mentre la carità come legge morale o divina che dir si voglia, è una pillola che assopi– sce, ma che non saprà mai svegliare le potenziali energie degli individui. Naturalmente - ed ovviamente lo si comprende - Ja F.A.0. è ben lontana dal promuovere una ragio– nevole propaganda circa l'opportu– nità di essere meno indiscriminati nella procreazione umana. 1 Una va– lida, ragionevole ed insistente pa– rola da parte dei missionari reli– giosi, avrebbe sicuramente una cer- 1 Vedi La Rocca - rivista deUa « Pro civita1c chris1ia11a » - AMisi • 15 Giugno 1959 e 1 Febbraio 1960: o: Per risolvere Ja crisi deU• sovrap1>opolazione indiana è ,,e, cuuria l'indwtrializzazionc del 1>aesc, e non un controllo delle nascile». !neon- ta efficacia su quelle popolazioni o– ve la prolificazione è quasi del tut– to istintiva. Risolvere per loro un dato period'o di carestia, per poi lasciare intatte le condizioni che presto o tardi condurranno ad altri periodi del genere, è una sorta di botte delle Dnuàidi: rapidamente la si potrà riempire, ma con altrettan– ta rapidità tornerà ad offrire il suo vuoto inutile e d'esolante. La regolazione delle nascite si può considerare una specie di mo– dus-vivendi tra le due fondamentali energie, indispensabili al divenire della razza umana: Jn libido e l'in– telligenza. on si 1rntta di umiliare, per così dire, In naturale essenza dell'erotismo; ma se non sappiamo razionalizzare la prima, sicuramen• te veniamo ad umiliare la seconda. Si tratta di un equilibrio (e natu– ralmente non è inteso che si debba realizzarlo in modo ideale) che e• sprimerà certamente un ele,•ato va– lore del carattere umano. D'altronde, valore o non valore, ]e condizioni umane e naturali, in uu futuro non lontano, ce lo impor– ranno per !orza. A meno che al controllo delle na– scite non ci pensino le bombe ato– miche ... In tale caso tutto verrebbe con– trollato. E probabilmente per sem– pre. MARIODALMouN gruenza, riguardo all',India; in quanto il rapido aumento delle naseita sopravanze– rebbe sempre il tempo neceL'!ario per in• duttrializzare il paese in modo veramente efficiente. 685

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