Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

zo secolo fa poteva essere spropor• zionatà una famiglia operaia di ot• to figli, oggi si può considerare tale una che ne abbia quattro; nel scn• so che l'aumento globale della po– polazione necessariamente fa dimi– nuire l'indice di propor-1.:ionalità dovuto alle singole lamiglic. Questo fenomCJ10, diciamo pure di equilibrio demografico, non si può dire che sia pienamente co• sciente. In parte è dovuto a pres• sione di carattere economico; cd in parte relativamente notevole anche alla cosidcua emancipazione della donna, la quale assumendo di gior– no in giorno una responsabilità ed una ntlivitit sempre piit crescente nel lavoro e negli affari pubblici. trova naturalmente meno tempo per l'interesse o per la cura dei figli; e d'altra parte il matrimonio, an– che quando è riuscito come recipro– co affetto, tende nel avere un carat– tere sempre meno ristretto al pa– th-OJ, diremo così, ch'era proprio dell'ambiente familiare di un tem• po. E tutto questo come ineluttabi– le conseguenza dell'amplificarsi del– le attività sociali, delle conoscenze, del dinamismo economico e degli stessi prodigi della scienza i quali, sia pure controvoglia, fanno punta– re il pensiero, la curiosità e gli in– teressi verso campi immensamente pili vasti, verso fenomeni sempre pii, sconcertanti, Questo non vuol dire che il con– trollo delle nascite abbia la sua ri– soluzione in questo equilibrani qua– si del tutto inconscio. Esso si pre– senta sempre pressante e la sua ri– soluzione richiede più perspicacia, più profondità di vedute e di azioni. Non si deve ritenere impoHibile; poichè impossibili diventano quei 684 problemi che di proposito vengono passati agli archivi. La tesi clic « non aumento di po– polazione » significa carenza di pro– duzione e di consumo, auualmente non regge. Anèhe per il fatto pura– mente tecnico che pochi individui possono produrre quanto nn tem– po veniva prodotto da gruppi più numerosi. Tale tesi poteva essere giustificata m1 secolo fa; ma oggi la popolazione mondiale potrebbe as– sorbire mm produzione dieci volte maggiore dell'attuale, se il 50% d·ct– J'umanità potesse aumentare il pro– prio potere d'acquisto. Da parte <li un uomo altamente umanitario, Rcaoul Follercau, è sta– ta futa una singolare richiesta al governo degli Stati Uniti. Se questi rinunciassero alla costrnzionc di so– li due aerei da bombardamento a– tomico, e che il relativo importo fos– se messo n disposizione del richie– dente, questi avrebbe la possibilità di salvare quei 10 milioni di leb– brosi che sono ancora senza cure. Da parte nostra diciamo subito che abbiamo ben poca fiducia che una simile richiesta venga accolta. Comunque la pensare quante cose veramente umane si potrebbero rea• lizzare, prelevando dalle casseforti ben fornjte dei cosidetti ministeri della dilesa. Questo pea· incidenza; ma che di– rettamente interessa il nostro argo– mento, attualmente vi è un movi• mento internazionale, aderente allo O. .U. - lo F.A.O. (Food and Agriculturc Organization) - che ha Jo scopo di vincere la fame che an– cora d'omina, e talvolta in modo impressionante, su vasti settori dcl– Ja popolazione mondiale.

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