Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

a delinquere » cd inviato al domici– lio coatto o incarcerato per diversi motivi sempre di natura politica. Uno degli ultimi suoi arresti è sicu– nuncnte quello avvenuto nel marzo del 1921 a Milano, quando in se– guito nll'nuentnto al Teatro Diana, venivano arrestati tutti i redattori cd amministratori del <1uo1idiauoa– narchico « Umanità Nova » dopo che i fascisti ne avevano devastata la sede. Era tipo molto originale e pron– to alla polemica in difesa delle sue idee del socialismo anarchico e in favore della organizzazione politica, e per la diCesa dei suoi priucipii e delle sue vedute polemizzò anche a– sprnmente.11 Sostenitore di riunioni periodiche dei gruppi anarchici, prese però parte a pochi congressi non solo, ma nel 1913-14, dopo avere in « Vo– lontà », - d'accordo col Malatesta e il Fabbri, - sostenuto la neces– sità cli un Congresso comunista a– narchico a carattere uazionale, che ne preparasse uno pii1 ampio a ca– rattere internazionale, scoppinta In guerra, diverrà avversario di ogni riunione nuche solo a carattere nn– zionule. Per il Congresso auarchico nazionale, si era già stabilito che a– ,•rebbe dovuto avere luogo i giorni 15-16-17 agosto 1914 nei locali del– la Carnera del La,,oro di Firenze. Poco prima che il congresso avesse luogo anà inizio il conflitto euro– peo, e l'Agostinelli sosterrà, nel gior- 11 Ricordo un manifesto pubblicato in Ancona il 16 ottobre del 1910 contro Cio• vanni C11villi, dal titolo « Perché non ab• biamo pcrmcuo che un noto degenerato de– turpasse la commcruoruione di Fnnci,eo Fcrrcr •· nale « Volontà » che, « per ragioni di opportunità il congresso italiano sia postergato », e questo potc,,a es– sere comprensibile data l'agitazione e la confusione che per un attimo prese un J>Ò tutti. Ma egli sarà con– trario anche più tardi, quando verso la fine dello stesso anno, appunto per il continuo complicarsi della si– tuazione, l'idea di un congresso sarà ripresa e fatta propria dai redattori del settimanale anarchico che si pubblicava a la Spczin, « li Liber– tario ». E proprio allora, « Volon– tà », per la penna di Cesare Agosti– nelli si schiererì, decisamente con– tro. « Avremmo prcCerito tacere. Ti– rati in ballo n proposito di un pro– posto convegno a Firenze, siamo co– stretti a dire la uostrn opinione. Pur sapendo, per esperienza, che i convegni non servono ad al– tro, anche quando veramente ne sia sentita la necessità, che a fare del– l'accademia o delle buone proposte generalmente mai attuate, in tempi normali non siamo contrari a nes– sun genere di convegni perchè o[– (rono l'occasione per conoscersi ed nJTiatarsi fra compagni. In questo 1·c1•ezionalemomento, anzichè della 1v•cudemia, riteniamo che sarebbe r;cceitsaria l'azione. Ma data, n causa della guerra, In profonda divi– :-ione fra i J>arlili rivoluzionari e la perplessità o l'indifferenza delle maEse, in questo momento, per o– gni movimento d'idee, non credia– mo possibile, allo stato delle cose, un'azione qualsiasi. kitcniamo che a breve scadenza potranno verificarsi in Italia tumul– ti o sommosse per In miseria e per la lame, causate dalla ripercussione 667

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