Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

doll'insegnamcnto. Mi limiterò a ricordare un solo articolo che onora me, pubblicato il 13 giugno 1925, mentre una ridicola accusa mi valeva 35 giorni di carcere preventivo: o: Esprimiamo un voto che all'occorrenza po– trebbe trasformarsi in un atto di durissima volontà. Gaetano Salvemini occorre che vada fuori dall'Università. In fidente attesa della legge Rocco, giriamo intanto al Consiglio dei Ministri la nostra formale proposta io questo st"nso. Ci si dice che il Salvemini non ho mai approfittato dello Cattedra per fare la sua propaganda antifascista e antinazionale. Si sa bene che l'ufficio di insegnante, specialmente d'Università, non si esau– risce nel far lezione. E' nei corrid'oi ed è in caso che si stabilisce il più vero contatto tra il maestro e gli alunni, e quindi non è casuale H fatto che gli alunni e le nlunne del Salvemini siano,quasi senza eccezioni, tra i più lividi, accaniti, incurabili antifascisti. Oro il governo fascista non può e non deve permettere che questo anti-italiano, guastatore di genera– zioni e corruttore di cervelli, continui ad insegnare storia nell'Univenità di Firenze o in ncssun'ehra », C) Il Rettore dell'Unjversità, anicinandosi la riapertura di que. st'anoo scolastico, ha più volte manifestato le sue preoccupazioni per i disordini che potevano avvenire alla ripresa delle mie lezioni; e per cf. letto di queste preoccupazioui mi fu dato pii1 vohe il suggerimento di do– maudare una ospettativo o un permesso o un congedo per ragioni di atu• · dio all'estero, Ho rifrutato ogni compromcst10, cd ho presentalo le di– missioni, non curandomi dei diriui che in un paese governato con metodi civili mi spetterebbero per trent'anni di servjzio non indegni dati al paese nella scuola. Si trattava per me non di salvare uno stipendio od una pen– sione, ma di rivendicare la mia libertà intellettuale e la mia dignità per– sonale contro un sistema continuo di minacce che mi umiliava più che la stessa violenza materiale, perchè questa dcbilit11 il corpo: la minaccia di violenze vilipende lo spirito: essa pane dalla previsiooe che l'uomo mi~ nacciato sia un vile, si lasci impaurire e si arrenda. Se questi divieti, minacce, suggerimenti non appaiono ai componenti il Senato Accademico dell'Università di Firenze tali da menomare la di. gnità di un insegnante, questo vuol dire non che il sentimento della wiu dignità sia in me troppo aho, ma che nei componcuti H Senato Accade. mico il sentimento della loro dignità è troppo basso. Nello stesso ordine del giorno, il Senato Accademico si 1H:andalizz11 che la mia lettera sia stata pubblicata in un giornale i.nglese. Evidente– mente il Senato Acc11de1nicodi Firenze non si è nncora avvisto che in Italia esiste il monopolio del partito dominante su le notizie dei giornali, e che, per rompere questo monopolio e per far conoscere in Italia qualche dato di fatto che non piaccia al partito dominante, non C 9 è altra via che ricorrere alla stampa straniera. Sia ristabilita lo libertà di stampa io Italia e nessuno .sentirà più lo necessità di domandare ospitalità ai giornali stra. nieri per far conoscere oi propri concittadini le notizie che il partito do• minante si sforza di tener nascoste e di falsificare, .. GAETANO SALVEMI.NI 632

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