Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

uno spazio immenso e di una liber– tà sconfinata. Molti sooo i lati positivi della nuova sede: facili\à di. stabilire con– tatti con la gente del luogo; di es– sere ,•isitata da amici e compagni ai c1uali l'iniziatin interessa; di essere vicina al mare per cui la giornata dei ragazzi può essere occupata me– tà al mare e metà tra le pinete; di essere circondata da amici, compagni e simpatizzanti; di poter contare su una assistenza medica seria e pre• murosa ( agli amici dottori che han– no prestato cd offerto la loro colla– borazione e molti medicinali, vanno i nostri più vivi ringraziamenti); di essere, proprio in virtù della sua mo– destia, piì:1 (< aderente » allo spirito di coloro che l'hanno creata o vi collaborano o la sostengono, in qual– che modo; cli essere infine, perchè creata con l'aiuto e spesso con il sa– crificio di molti, non più un'inizia– tiva indi"i<luale come si presentava quella di Sorrento, ma di molti. I compagni e gli amici che hanno avuto occasione di venirci a trovare sanno che tutto ((uanto io sto but• tando giù, qui nella sede slessa della « casa Maria Luisa Berneri » corri– sponde alla realtit. Anche nei tanti oggetti disparati che coslituiscono l'arredamento attuale della casa c'è un poco il cuore di tanti compagni e amici. Ecco i mobili offerti da un amico generoso; la radio da uno sco– nosciuto ( che pure sentiamo vicino a noi); i marmi che costituiscono il lungo tavolo attorno al quale tutti assieme, grandi e piccoli, abbiamo lietamente consumati i pasti, e che, pare testimonino del1a stabilità or– mai della nostra iniziativa, regala– ti da tm altro amico; gli ombrelloni helli a colori che riparavano sulla spiaggia i nostri ragazzi, offerti dai compagni di Modena, fino all'ulti– mo regalo cli un compagno di Le– gnano, per tacere di tanti altri, giunto a chiusura delle vacanze, di oggetti di plastica colorata che ser• virunno per l'anno prossimo, dicono eloquentemente l'interesse nuovo e crescente che la piccola comunità sta suscitindo attorno a sè. E con– statiamo con gioia che l'interesse è vivo anche fuori d'Italia. Per la prima volta, quest'anno, si sono indette fcsticciuole per racco– gliere danaro per la nostra piccola comunità. Segnaliamo quelle dei compagni di Nizza e di Bruxelles, e di qualche gruppo negli S.U., per non parlare di quella dei compagni del Canadà che da anni, ormai, np– presenta una deJle entrate più im– portanti del fondo deJla nostra co- munità. ' A tutti, tanto se il conlributo è stato modesto quanto se è stato ele– vato, vanno i nostri ringraziamenti e diciamo loro che quesla solidarietà ci è necessaria, materialmente e mo– ralmente. Anche in questa ri1>resa del no– stro lavoro, abbiamo riunito i ragaz– zi con inviti fatti ai compagni ed ai gruppi deUe varie parti d'Italia co– me si faceva in passato. Sull'ultimo gruppo di 15 ragazzi, otto proveni• vano dal Sud. Nostra preoccupazione è di accogliere i bambini più biso– gnosi di cure materiali o di vita as– sociala in una piccola eomuniti1 li– bera. Tutti i ragazzi hanno trovato IH10• ne condizioni alimentari, premure affettuose ed intelligenti per cui la salute di tutti è stata ottima. (Non 557

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