Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

dizioni di una clifesa efficace», la Tass annunzia che, ad una trentina di chilometri da Tallin ( capitale dell'Estonia), sono stati rill\ 1 enuti i resti di tremila cechi, slovacchi, tedeschi ed ebrei del campo di concenlramento di Jagola. L'uccisione dei deportati risale al 1944. Ancora gli orrori della guerra non si sono dimenticati che già l'ltilt.e– rofilia si avanza minacciosa. Controllare gli impieghi elettronucleari? Ma qui.s custocliet cust.odes? G. R. Educazione s ssuale I tenaci oppositori della « Legge Merlin » potranno cantare viuoria, dopo le denuncie in Parlamento e il documento firmato da illustri me– dici sulla crescente diffusione delle mnlauie veneree. Persino i tenutari delle ex l< case chiuse» avranno un argomento di pili 1>er affermare che la loro professione, lucrosa quanto ignobile, era necessaria alla difosa della salute pubblica. Ma l'allarme gettato dalla stampa e da eminenti specialisti sull'incremento delle malattie sessuali non significa che la sop– pressione delle (< case>> sia stato un male. Anche se era da 1Hevedere che, in nn paese come il nostro, in cui esiste un costume sc.!lsuo/obico (così come è stnto definito da L. De Mnrchi nel suo libro Sesso e civiltà, ediz. La. terza, Bari 1960), dove non è ancora av,•enu1a quella liberazione sessuale per cui le mauifostazioni del sesso non hanno niente di J>eccaminoso e di vergognoso, dove le malattie veneree vengono considerate vergo– gnose e quindi non sono prontamente. curate com.e tutte le altre ma– lattie, ci sarebbe stato un incremento di malattie sessuali ed anche (a quanto si afferma), di omosessunlità. Ma il rimedio contro tale situazione allarmante non consiste in JH'ov– vedimenti e controlli sanitari o legislativi, come, invece vengono invocati dagli stessi firmatari d'el documento e dalla grande stampa in generale. I rimedi consistono, invece, in una sana educazione sessuale che incon1iuci nelle scuole; nel ca~1ccllare tutte le superstizioni, i pregiudizi, le storture ed il sentimento di colpa (inculcato dalla morale cattolica) che vi sono attorno ad un atto che non è altro che il soddisfacimento di un bisogno naturale. Ma su questa via, probabilmente per non far dis1>incere alla Chiesa Cattolica che interferisce in tuui i campi della nostra vita di no– mini e di cittadini, nessuno ha il coraggio di mettersi. E~urc, da un'iJ1chiesta Dosca, fatta col metodo del campione, per conoscere il parere dell'opinione pubblica sulla diffusione delle malattie veneree dopo la Legge l\ferlin, mentre la maggioranza ha risposto che tali malattie sono in aumento e ne attribuisce la colpa alla chiusura delle « case » i giovani, sotto i 30 aiwi, non sono così sicuri nell'indicare qne• sto moth•o come causa di tale aumento. Probabilmente incominciano a 5]1

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