Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

morale, per fedeltà alla memoria di coloro che sono caduti nella lotta ven• r.ennale e durante la Resisten::a, per l'amore che diciamo di avere per Id libertà. Questo è il significato della manifestazione gen0t:ese. Tra le migliaia e migliaia di cittadini scesi nelle strade e nelle piazze, pochi sapevano che· il MSI è un partito illegale per la norma della Costitu.zione cui si è ac• ccnnato. Ma tutti sentivano che la sopravvivenza o la rinascita del fascismo non è assolutamente compatibile in un clima sociale civile qual' è quello ch'essi ·vogliono nella loro città ed in tutta Italia. Evviva (.;enova! Evviva l'azione diretta! P. S. A vevam.o buttato giì,, le linee precedenti sotto la calda impres– sione degli avvenimenti di Genova. Ma immediatamente dopo sono avt,- enu.ti dimostrazioni e scioperi in altre città d'Italia, dal Nord al Sud. L'incendio di Genova stava divam. pando. l l f>Opoloint.endeva portare pi11 in là la sua protesta. Voleva non solo dire 'o "i fascisti che tali si proclamano e quindi è pii,, facili rico• noscerli e combauerli, ma a tutto il fascismo che si annilla nel governo, nelle istituzioni falsamente dette democratiche, nel padronato di cui i neo. fascisti non sono alt.ro che le squadre d'assalto da lanciare contro i l.avora– tori e gli uomini liberi. Proprio così com.e i fascisti di ieri furono utiliz• zati, nei primi anni, contro le organizzazioni e i partiti di sinistra. Purtroppo il doloroso bilancio degli avvenimenti di queste due ultime settimane è di 10 morti: 5 a Reggio Emilia, 1 a Licata, 2 a Palermo, 2 a Catania, oltre ai feriti, oltre alle centinaia e centinaia di arre.sti tra i [a. voratori. Il governo Ira voluto prendersi la rivincita su Genova. Timido e pru– dente durante la rivolta spontanea dei cittadini genovesi, si è fatto nuo– vamente repressivo quando Ira sentito che all'azione di piazza, cioè di popolo, si sarebbe sostituita, sotto la spinta degli uomini politici di .sini• .s·rra, quella del Parlamento. In Parlamento non. è m(li il popolo che vince, ma è il governo, sono gli uomini che sta,ino diet.ro il governo. Questo è l'inseg11ame11to di tutta la storia delle lotte tra il popolo e il potere. Ma l'impetuosità e la forza delle recenti manifestazioni di.cono e/re il popolo è più combattivo e molto meno sottomesso ai politici di quello che si credeva per cu.i può essere anche ·vicino il giorno in cui egli .sa, con– tando solo su se stesso, portare a termine la sua vera battaglia contro i suoi nemici, ovunque si trovino e qualun<1u.e sia il nome sotto cui si ma– scherano. Riproduciamo, qui di seguito, qualcuna delle voci, di compagni nostri, che si è fatta sentire durante la protesta genovese e che esprime il senti– mento e la volontà diffusi di largl1i s"trati di lavoratori. GIOVANNA BERNERI 419

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