Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960

Aspetti delr alimentazione meridionale L A F A M E non è certo una no• vità per gli italiani. Possiamo anche risalire alle piì1 antiche fon– ti storiche e troviamo sempre le cro– nache italiane dominate, periodira– mente, dalle descrizioni di spavento– -se carestje clictro le quali si nascon– de beninteso la denutrizione cronirn 1:li vasti strati della popolazione. È anzi il caso di dire che l'Italia può essere annoverata fra i paesi d'el bacino mediterraneo più colpiti dal– Ja fame, cronica ed acuta. Se l'evo antico ci porta l'eco di tre sole carestie che colpirono Ro– ma, il medio evo è ben più prodigo e registra sedici grandi carestie, fra le quali notiamo quella del 1268 in Sicilia e quella del 1347 che decimò i due terzi della popolazione italia– na. L'evo moderno vede non meno -O.ialtre sette grandi carestie: a Ve. nezia nel 1528, io Sardegna nel 1540, a Roma nel 1656 cd in tutta Italia negH nnni 1591, 1595, 1690 e 1771. 11 minimo alim•ntare Secondo le medie stabilite dalla << Organisatiou Mondiale de la San. té )), medie che corrispondono alle «Recommended Dictnry Allowanée», un essere umano allo stato di rlJ>oso ha bisogno di un insieme di alimen• età O - 6 unni 7 • 12 nnni 13 - 19 anni 20 e oltre calorie 1.440 2,160 3.000 2.160 ti che, sul piano qua,ititativo, porti• no all'organismo uou meno di 2.400 cnlode. Quanto alla qualità, la ptrcentua• le minima di albumine richiesta per un normale e sano funzionamento organico è di un grammo per ogni chilo di peso corporeo, di cui la metà deve essere però rappresenta• ta du albumine di origine animale. Una persona che pesi settanta chili ha quindi bisogno giornalmente di settanta grammi di albumine, dei quali trentacinque almeno devono provenire da alimenti quali le uova, la carne ed' il latte. Per i grassi la necessità biologica è di circa cento grammi quotidiani e per persona. Il bisogno in calorie aumenta evi– dentemente per le categorie lavora– trici (fino a 5.000 calorie necessarie nel caso di lavoro pesanti) e per le madri gestanti e nutrici. Queste medie rappreseutano l'ot• timo alimentare, una alimentazione 'che eviti cioè i nocivi estremi, e non il minimo. Le razioni minime medie sano sta– te fissate durante l'ultima guerra, in un periodo dunque che obbligava al– l'abbandono di tutto il supcrRno o ritenuto tale, dallo specialista sviz– zero Fleisch come nel E'eguente spec– chietto: Albumine 36 grammi 36 75 54 grassi 31 grammi 47 65 47 32.l

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