Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960

Al diso110 di queste cifre ci tro– ,·iamo ineluttabilmente nel terreno delln sotto-alimcnta.:.ion.e. Concetti dietetici E' ormni chiara l'impossibilità di continuare ad alimentarsi seguendo esclusivamente il gusto o le tradi– zioni culinarie di un pnese, ciò che implica la neceHitù di unn educa– zione popolo.re dire11a veno uu'ali– mcntnzione superiore, contcmpora– ueamente cerio nd unn azione 80• ciale che elimini gli ostucoli di ca– ratiere economico che si oppongo– no attualmente nel una nlimc1Hnzio– ne sufficiente. Al rigunrdo un noto pcdin1rn sviz– zero, il Or. Mlix Hcnri Déguin, scri– veva recentemente in uno studio in– titolato appunto « 1 eccssità di uoa nuova nlimentazione »: « Le abitudini :diuientari hanno evoluto n ca.so durnute dei secoli, guidate dalla golosità, dai pregiu• dizi e dalla ncceuilà della con.ser– nzione degli alimenti. Lo sviluppo della chimica e della macchine ha necelerato questa e,•oluzione. l chi– mici sono riusciti ad estrarre dalle barbabietole e dalla canna lo zuc. chero puro, crisiallizzato e raffina– to. I molini modcn,i po880nO for– nire una fariun binuca s1>rO\'vista di crusca, considerala ancora e spesso come una impurità. Delle macchine senq>re 1>ii'11>crfcziona1e lrnuno da– to un grande impulso alle paste ali– mentari di gusto gratle,•ole e di fa. cile cottura. Dei molini speciali sbn– ruzznno il riso del suo fine invo– lucro e lo 1rru1[ormn110in riso bril– ln10. Si è cons1:11nto cou soddisfu– zione che questo zucchero, queste farine, <1ucste pnste, questo riso sti– molano la golosi1ì1 e si conservano 322 bene. Essi non divengono amari ed i vermi non ci entrano. I pregiudizi di origine 1>sicologi– ca giocano pure un grande molo. Il pane nero resta per molti il 1>•· ne della miseria ed il pane della guerra. Cos.ì, 1>er non 1>a.ssare 1>cr poveri e per godere dei periodi di 1>n<'e,numerose persone mangiano del pane binnco. Tullo ciò sarebbe bello se questa alimentazione, uscita dalle macchi– ne, si fosse rivelata capace di man– tenere gli uomini in buona imlute. Disgraziatamente assistiamo proprio al contrario. Le molnttie dovute al. In mancanza di vitamine e di sali minerali, la carie dentnrin in pnrli– colare, ra1>prcsentnno il prezzo che noi paghiamo n <1uello che noi con• sideriamo (alsnmcnte un progresso». E sarebbi~ il caso di pailnre an. t:he delle numerose sostanze chimi– che - coloranti e di conservazione - introdotte nei prodo11i alimentari e delle uon meno rare frodi del commercio alimentare (caratteristi• che quelle dell'olio cosiddetto di oliva e dei burri e margarine). Gli idrati di carbon;o (nn gram– mo = quauro calorie) il cui biso– gno giornaliero è di 350 grammi e che forniscono il grosso delle calo– rie necessarie, si trovano princi1>al• mente nello zucchero (100% del pc• so), nel riso (76%), nelle farine (68%), nelle 1>a.stealimentari (60%), nel paue (50%) e nelle pnlale (20%). Le albu.m.ine (un grnmmo = <1uat– tro calorie) si trovano specinlmen• te nei formaggi (i magri 30% del peso, i grassi 25%), nellu carne (19%), nei piselli (16%), nelle UO• va (12%), nell'avena (impicg11tu per il famoso « porridge » dei paesi nor– dici, 12% del peso).

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