Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

l'A\'an1i! è esatta. Te11damo clic, dovc,uloci servire della concisio11c, dato il caruiiere (/i questa rubrica, non ri"sciremo od es– sere nepp11re noi sufficie11temcnte chiari. l'erciO rimm1rliamo alla lettura di qualclie opera che indicheremo qui sotto per 11110 co11111re,uionc 11wggiore di ,wi e delle tlO• stre idee (per tJ/101110 11011 esisttmo opere teoriche i11 cui i 11ostri pri11cipi siano p,e. sentuti come 1m sistemu di ir/ee. Cli anar• cl,ici sentono rip11g1u111:aper lale ge11ere (/i opere. l..e ùlee e i principi si pouo110 meglio vedere e valutare ottravcrso l'a:io11e e l'attc;;gfomento noMro di fro11tc a falli ed a sit11a:io11c della storia). lii Italia il socialismo naet111ermarcl,ico e fo scissio11e che ci f,i (I Genova nel 1892 separò fo corrente legalitaria, 11arlamc11ta• risw (che si chiamò socialista) ria ,,uellu ri. volu:io1wrift, m1tipurfo111e,1tare ( clic è lo a,wrchicu). Dopo se,IUmta anni il sociuli– smo leg11li1uria-riformistu, 11011 ha s0<ldisfut– to, neppure 11ei p11csi, ù1 cui /rn il governo iii mtmo. le isum:e dei. lavoratori che ri– mango110 ov11nq11edegli scl1iavi salariati, e non lw crmcelfoto le gmmli ingiusti::ie so– ciali. Ci si può obieuare cl1e l'01wrcl1ismo ha co11cl11sovoco, ma la società che esso pro– p11g11a11011 è 11wi staia re(lli::ata in 11es• sww parte e q11i11di11011si poò dire elle i pritic.i11i s11 cui si fonderebbe siano sbaglfoti. Lo Stato ed i governi si aboliscono 11e– g111ulo11e la 11e«ssitù. 11011 collabora11dovi per ma111e11erli in vitti. L'esempio della R11$sia sov1'etica, ù1 c11i lo stato doveva essere tra,uitorio, e<l è ,live11tato, i,wece, più mas1odo11tico che ÌII altri vaesi, 11e è la prova piii ill11mi11a11te. Ma come si orga11i::::erebbe la vi'ta se11:::a Stato e senza governo? La vila è il risultato del lavoro di t111ti; cammina percl1è og,umo di 11oi lavora, pensa, combaue. I problemi di uno data comunità 11osso110essere risolti localme111e, con la parteci'pazio11e di coloro che sono direttamente interessll/Ì, a q1wi dati pro• blemi, meglio che da un governo centrale il e11i lavoro è spesso idiota e inutile. /41 vecchfo Jor11111fo11romll1onia11a: sosti- 1uire al go,•erno degli uomini l'amministra• zione delle cose sig11ifica che noi anarcl1ici,. accelli111110 la orgm1i::11:ione solo sul pia- 110 eco11omico. l tre11i, le mwi, le scuole. le officine hanno bisogno rii organi::atori tecnici e no11 di politiei. GU a11arcl,ici so110 co11vi11ti che la slo• ria è storia della libcruì, cioè delle lotte che da sempre si so110 combattote tra ì11- 11ovatori e conservatori. Siamo, con llltto il cuore, tlalfa parte tl1' tutli gli 011pressi, di 11111i gli :sfr11tttdi. "Proletario" e "bar• gliesia"'. so110 due concetti ormai t1stra1ti, che servo110 per semplifiCllre e far capire meglio 1m (lise.orso. lllfl 11011 troi:llno riscon– tro ,1ella rer,ltà. Ci sono operai che sl<111.– ,10 (/(li/i, l}firte dei padroni, ci so,w rlei ca– pi. dei govema111i che, pur dicendosi $0• cialiui, esercillmo potere e coma11rlo sui diseredati e 111a,1te,1go,w le divisioni Ira i fovoralori. Noi preferiamo dire: sfomo co,i tutti co– loro che tfol basso combatto110 contro i de– te11tori di potere e di riccl1e::e. Ecco qm1lcl1e pubbUca:;ione c/1e consi– gliamo: M,U,ATESTA, Scrilli scelli. F'ABDRI, 1\fofotesta, /"1101110 e<I il pe11siero, (Di L. Fabbri molto importante è il suo libro Dit1atura e l(ivolu:io,ie, ma non crediamo sia pouibile 1rO\'arlo. Tuui gli opuscoli di Luce Fabbri che si trov11110 elencali nel nos1ro Scn·izio di li– breria. F. i\1Aun:s·u, Ariarchia. P. KROl'OTKIN, li m11tuo aP{,oggio, La con- lJUiSt(I riel pane e La 111on1lcanarchica.· 'ETTLAU, 8akm1i11 e l'lrrterna:io11ale in. /ta. lia rial 1864 al 1872. Come fonte bibliografica e tenendo conto che l'a111orenon ha simpatia per gli anar– chici è utile: ETTORE Zoccou, L'A11arcliia. Per R\'erc qucSli libri et! altri della no– stra lcllcratura, consigliamo nl nostro cor– rispondente di rivolgersi alla: Libreria della F.A.l. Piazza Emhriaei 5-3 • Genova. 281

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