Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

schen:o, quindi, al di fuori del loro 6icuro e tranquiJlo /air 11lay. Anche il caso delle prime bombe atomiche, sganciate su Hiroshima e Nagasaki, sulla gente qualunque; non potevano lasciarle cudere suna corlc imperiale? Guai! troppo im• 1>ortante e troppo utile per l'asservi– men10 presente e fuLuro, per essere degna di divenire carne da macello. L'Jnclia si è liberata dagli ingle– si con la non violenza organizzata; con una guerra non ci sarebbe mai riuscita. Cli asserviti del Sudafrica e dcli' Algeria haru10 pili probnbiliti1, a mio avviso, di ottenere benessere e libertà, non uccidendo i loro ne• miei, che ammazzandoli. Anche se il metodo sembra pili facile e pii1 rapido. E non dico questo, ccrLarucn• te. per simpatia coi boeri e con i Jr,in<'i!Si; poichè è evidente che si (a mr-no Fn!i("aa cn1>ire_ le ragioni de• gli oppressi che l'avidità degli op– pressori; anche se i primi hanno im– parato dai secondi sopratutto le CO· se negative. Una civiltà socialista come In RSS, se si fosse lasciata invade• re, avrebbe disCatto il nazismo, nel– lo spazio e nel tempo, senza o con molto meno sangue; la gente sem• plice sovietica avrebbe sicuramente assorbito, cambiandosi e cambiando• li, gli occupanti. Mettiamo nello spa– zio di vent'anni. Ebbene, vent'anni sono passati, dall' ingresso delle truppe tedesche nell'URSS, e la si• tuazioue militare mondiale, l'odio e la stupidità continuamente eccitati dn giornali radio e televisione, il rct.aggio di dolori maturato negli a– nimi dei parenti e degli amici di tut• ti gli assassinati, hanno riprodotto e moltissime volte peggiorata, le condizioni d'anteguerra. 226 li pacifismo è UJJ punto di libertà,. un'affermazione di oon fede in qualsiasi aldilà: abbiamo una sola vita, io e gli altri: teniamocela be– ne e intera, miglioriamola; si mi– gliorano i vivi, non i morti. Del re• sto, se la massima pane degli uomi– ni ncceua la violenza, anche se non la pratica, e non se ne stupisce trop– po, questa è una ragione in pil, per– ritenerla negativa. Un fatto negativo - perehè normale ed accettato (prendiamo il fumo) - non divie– ne con ciò giusto, utile, intelligente,. salutare. E' chiaro che una posizione come questa non è, come dicono i marxi– ~1 i, nella storia e poi rebbe faci Imen– te esser derisa come religiosa. Ma proprio la ·r,alesc, estrema negativi. 1Ìt delle chiese e dei partiti marxisti, C'henasce dal loro ei;~cre ormai com. pletamente immersi nella realtà nemmeno della !ltorin, ma del mo– mento e della pii, gretta couvenien• za, fa pensare che uua posizione di– versn, anche se si vuol definirla re– lii?:iosa. sia valida. Come alternativa al servizio mili– tare, io penso si debbano istituire (o rinvigorire e ampliare quelle esisten– ti) organizzazioni per la renlizzazio• ne di opere d'interesse civile e so• ciale, d'infrastruttura e economica, ccc. ecc. Una di queste potrebbe es– sere, io penso - e questa è una O· pinione interamente personale - il Servizio Civile Internazionale: quel. l'ente che organizza campi di lavo– ro gratuito e volontario, in tutto il mondo, ai <1uali già possono parteci– pare, come àlterno.tiva appunto al servizio militare, gli obiettori di co– scienza• di quei paesi in cui l'isti– tuto della o.e. vige e gli interessati 0011finiscono in prigione. Potrebbe•

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