Volontà - anno XIII - n.3 - marzo 1960

il quadro e gli parve che fosse San Giuseppe col giglio. Ritornò altre volte e il quadro era sempre differente e il vecchio seduto nella banda di sole masticava semi di zucca. Ma un giorno Geri arrivò prima del solito e vide il vecchio inginocchiato presso il pilastro, col me111Osul pe11Oe le braccia in croce che pregava fervosamentc; la gente faceva crocchio. Poi il vecchio si battè il petto e disse in cantilena a voce alta delle parole che facevano ridere tutti, ma Geri non capì. E finalmente prese i gessetti e si mise a dise– gnare una Crocifissione. Geri non vide mai nessuno gettargli una .mone1a. 2 - Geri 1·itrovò questi l)ensieri un mattino che nou ebbe voglia di scen– dere dal le110 e la finestra senza tendine pioveva una luce umida e sporct1 su tutti gli spigoli. Giungeva nella luce - e la porta ne trasaliva - qualche <.:igolìoo voce roca dalla scala, qualche tonfo e qualche bisbiglio; e da un istante all'altro qualcuno l)Oteva cozzare nell'uscio e stropicciare i piedi, e attendere. Geri rivide d'un tratto quel bambino esitante inchiodato· dietro la porta, un cuore che ba11eva follemenLe, teso l'orecchio e irrigidito lui contro il guanciale. Ma vide pure l'uomo adulto, chiuso nel bavero, d'agii occhi 1orvi e ossuti, fermo di là dalla porta, coi pugni strelli nelle tasche. Due che si odiavano senza vedersi e ciascuno sentiva il respiro dell'altro. Geri si ri\'.-0ltò nel le110, affogando il viso nel guanciale e tendendo l'orec• t:hio nel vuoto. Per un attimo la casa fu immobile e vaga, e uno stridore lontano dalla strad'a raschiò l'enorme !l-ilenzio. Il lepore del lello attutiva Rnche il ba1ti10 delle vene. A Geri che sentiYa nella nuca e nelle tempie il ~elo delln ~u:uza, pareva di a\'ere il corpo steso al solç e quel brusio lieve del si!c.:zio era il clamore delle piscine. 3 - Anni dopo, Geri si fece un amico che si chiamava Achille, con lui giravano per le strade qualche ora dopo la scuola, e dice,,ano poi a casa che ciascuno era staio a casa clell'altro a studiare. Senza Achille, Geri tutt'al piì1 sarebbe corso nel J)il1vicino cinematografo, d'ove in ciascun intervallo chiedeva ansiosamente l'ora a qualche soldato o altro speltatore. Achille invece amava mescolarsi ai passanti e camminare fondendo la folla e vol– gendosi sovente a scambiare una frase con l'amico; ma sopratutlo gli pia– <'evano spedizioni che pareva inventare lì per lì e invece si capiva che già da tempo aspcuava 1'occasione e conosceva i luoghi. Una volta era entralo in un caffè dove f.requeniavano f)l'OStitute; un'altra attendeva clavan1i alle Carceri mangiando noccioline f'aso mai arrivasse qualche delinquente am– manellato; un'altra ancora assis1eva all'uscila delle a1)JHcndis1e da una [?rande sartoria, clove c'era del buono. Achille per senlirsi più sciolto lascia– va i libri in deposito al bidello dell'istituto dove li ritrovava l'indomani. Geri lo ammirava molto, ma portava j propri con sè, benchè alla sera non 194

RkJQdWJsaXNoZXIy