Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

LETTERE DE I LETTORI Liberlù di •tum1Ht, Dio ecc. So che t'O .. è- la cosidddt1 liberti. dcli■ pubbliN1 tt111111a •.•• (e pubblica, 1.er mc. do,·tthM UM"tt 11ucl11di tutti i periodif'i ('hc rit'hicdono o ■Cffllano qualche contri– buto da parte dtl pubblico): ,o che h .ctampa ili 11111biui lcndcnu o ('Olore i !C• slita in ~!i111e di monopolio. cioè come uno apattio di itl«.. atnu alcuna fìnaliti. di scambio e 1peuo tenu alcuna po1tibi– li1i di confronto fra le i1lcc dtl din:uorio cdilorialr e 1p1cllc del pubblico: pure non vo1lio uu~llcre in dubbio la tinceritii 1lcl– l'in,•i10 ili • VolonlÌI • a ,liaculerc 1111 rom, plcuo f' piulloslo intriuto 11rohlc11111 • EST– OVE T •· • in 11icna liberti, tcnu confor. mi!mÌ inutili • e con quella • varietà di visioni, ,li 11udi, di partcdpuioni •• da Ho• ,a ■uiurata e da me rilenula quHi indi. 11~0,abile per un completo esame della 1r-.ndc qucttionc che ogi tiene 10tpe9i gli animi di tu11o il mondo ci.-ile. E te t■lc que.,liOnt' non ,arà aniata ■ ,olu1ione du• ttYolc nel protsimo incontro ali■ .-ella. non 11prci dire ,e e quando J>Olrii cutre ri• ~h• pii,. Prob1biln1enle, lii primo atthilo, non ci lN)TCrt:mod'acrordo nè ,u11a impotlazione citi problema 1cncnlc, nè sui p■rtitolari di f'l:!O, Mii ancht: in tal u,o un •~rio con, fronlo dtlle idee diTene polrii c.sH:rc mnl– lo utile. 1>erchè le id«. pii1 delle parole. tono come le ciliea;ie. e anche una uttiva può tirarti dietro un■ buona, 111 qu■lunqut parie eua ,·cng■. Una llelle qnf'!tioni su <'ni, finn • i<'ri, C'rcduo imro~ibile un arcorilo fu noi f' q11Hla fondamf'ntale dcliii libC'rtà. l\111roi– chi- In que11'11ltimo numero lro,•n ,crilln f'he « lì dove 1i ,lire che (hl liberti) f"tisln non v•~ rc11ln1tnlt che la sun p11rven:io:11 ,,. 1ttriorc • .... t'd io t'Onvcn,:o 1)irn1mtnlf' 111 ciò. ,·ni ru~ do.-rr•tr f'nm·rnirr rhr anf'h!' il vecchio «cliché• aoarthif'O ,lella lil,cr. IÌt h■ bisogno di qualche ritocco per u– ~rc all'ahex:r.a della nequi11i1 dei lempi. Un altro lem■ sul quale 1i1wo vicini. ma come 1epar1ti da una lpHta muraglia d'in– comprensione, è quello di Dio. Voi anar• chici infatti ( e intendo ana1thici alla ma• niet■ lradi:cionale) di fronte a t■nte goff'e rapprescnt11ionì e quui n1atcrialixu:cioni della divinità. che non ,odi,rano più nC'm• meno il ,·olgo ignorante, voi, dico, andate all'cccet5o opposto e affermate perentoria• ruente che Dio non e'è. Etl io i11vcceCrC'tlo che non siete veri atei, come YOi vi pro– feuate: pcrchè non ci pouono CHcrc un– mini vcramcnlc scnu,dio, o acn:r:aniente in loro che fa le nei di Dio. e i1pira e oricn• la i loro pensieri e le azioni. E dovrebbe essere 1mpcrAuo ricordare qui e a voi il dello f■moto di uno che non può CMCre so– spc:11:1110 di higoui,mo: • ,·il n'y oc.,.il fUI" de DieH. il Jaudrail I' invenler •· Lo serino che ,.j attludo e nel quale avevo giii aff'ronlato il te.ma e.be « Volon• ti• propone ora ■ te 1tcua cd a lutti. fu apprestato. alcuni mcai fa. per Dertrand RUMCI. E do,.c.-. euer1li portalo a mann al Congrem, dei liberi pcnHtori di Bn1, sc.llcs. Se non che il latore designalo non potè rttaf!i al Con1r~ e in,-iò lo M'rÌI• 10. per po.9-11, ■Ila segreteria, per I■ c-on.w• ,na al de!tinat■rio. Non so ,e ciò è avYennto: e nemmeno te Bcrtrand Ru!tel è intervenuto al CongTet· ,o di C'Ui era desi~■to prc.,idC'nte. Comun• que c,:li non ha ri.9-po!to. Qursto per la ,·eritì. Rcg~io C.. i Cc111u1in 1960 P. C. Il comitato rec/a:ionn!e cli Yolonlà pren– derti in e.tome lo .tcritlo 1/i F. C. e gi11di– theril .te. nono.tl11nte i meriti' l'I•~ ci. .tono 131

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