Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

livello attuale di 2.580, superiore solo a quello del Portogallo che è di 2.460, lontanissimo quindi dalle 3.180 calorie dell'America, dalle 3.510 dell'Irlanda e così vin. D'altra parte come stupirsi di consumi così bassi? I lavoratori italiani per comprare un Kg di zucchero devono lavora1·e l ora e 53 minuti, mentre in Francia bastano 24 m.inuti di lavoro, 36 nella Cernrnuin Occidentale, 6 minuti e mezzo in Americn, 20 minuti in Inghilterra. E i lavoratori sono il grosso mercato di ogni 1>aesespecie nei consumi di generi alimentari. Sono evidentemente cose ov,•ie 1 che tutti, per quanto scemi possono ca– pire. Ma il nostro governo invece non la pensa cosi; gli hanno chiesto di bloccare la produzione e lui 1>ronto lo ha fatto. Pcrehè? Anche <1uesto è ovvio e lo sanno anche gli scemi. Per la difesa dell'economia del pae~e. Piano verde. Cosa sia nessun lo sa ..... Di preciso si sa che esso com porta una spesa <'omplessivu di 550 miliardi da dis1ribuire in cinque esercizi. 100 miliardi unuui d11distribuire nel sellore dell'agricoltura, oltre al normale bilancio ,natale. Questi 100 miliardi do,•rebhero essere di, 1 isi in questo modo: 50 miliardi per l'increment.o dell'attività produttiva, 12 miliardi per la for– mazione di piccole proprietà contadine, 10 miliardi per il finanziamento degli enti di riforma, 10 miliardi per sussidiare progetti di trasfonnazione fondiaria, 3 miliardi per ac<1uisti di terreni e case rurali da parte dei contadini, altri 15 miliardi per cose varie. Solo questo elenco provoca un sacco di riflessioni critiche: per esem• pio <1uei 12 miliardi 1>erla formazione di piccole proprietà contadine che ra1>prcscntano l'intenzione di continuàre a spezzettare il terreno cohjva– hilc in tanti padroni, i quali produrranno con la sola mirn di guadagnare senza cercare neppure di coordinare con altri la produzione di beni di consumo a larga richiesta. La mancanza di qualsiasi voce che indichi l'in. tcnzione di industrializzare la produzione agricola. Ci vogliono trattori, macchine per buuare all'aria terreni ricchi di pietre, seminatrici, treb– biatrici, etc. Non una parola. :Ma la cosa che colpisce di pili è il criterio amminis1ra1ivo. 11 deus niac• china di tutta la faccenda è l'on. Bonomi, il capo dei coltivatori direlli ed è attraverso questa organizzazione che, di fatto, si amministreranno tulli que– sti soldi degli italiani. Anche i sassi sanno che questa organizzazione è una delle macchine elettorali pili efficienti della Democrazia Cristiana. Quindi è anche logico supporre <'he questa attribuzione sia stata preor– dinata ller assicurare nel 1empo la funzionalità dell'istituto in vista delle futurr elezioni. In questa prospettiva si pensi a quanti soldi potranno ,•e– dere le cooperative, che magari t\\'rcbbero anche dei meriti. Neanche una lire, auehe se fossero capaci di trasfonnare i monù in cam1)i arabili. F. A. 94

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