Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

mediante \tu falso nazionalismo che llfociò prima, nel comunismo russo, poi nel fascismo e più tardi nel na– zionalsocialismo. Gli nnnrchici, con la stessa lede d'un secolo fn, lavorano perchè In rivoluzione sociale sin un fatto. Ma i suoi ideali cozzano contro la debo– lezza del movimento e In conlll– minazionc nelle organizzazioni opc• raie della politica militante. Le or– ganizzazioni mastodontiche, inglesi e americane in particolare, addome– sticale dal capitalismo, <1uanto a ri- 1•oluzione sociale continuano ad es• t:ere un vero fallimento. Lo stesso &i può dire del movimento belga e di quello svedese che mancano d'un J>reciso concetto rivoluzionario e quindi di ciò che la rivoluzione rap– presenta 1>cr l'avvenire dell'mnuni– t.ì. A cent'anni di distanza non sap• piarno ancorn se chiamarci anarchi– ci rappresenta un delitto. Inianto si 60no succeduti governi di vari colo– ri, si sono portate a 1ermine <lue guerre di slcrminio metodico, si so– no 1>olverizzate intere nazioni e il mondo è stato diviso in due blocchi d 1 influcnza egemonica. La dittatura, il cnprstro, la sedia elettrica e le prigioni funzionano come un secolo fa, e il mili1nrismo e la chiesa fonno ostentazioni pubbliche cli po1erc. Il capitalismo, che sempre seppe na– econdeNòinei labirinti delle situazio– ni difTicili, ha. trovato nuove fortu– ne e come simbolo del suo potere ha me!!SO le hancliere sopra i gratta• cieli. Solo il pensiero è rimasto indietro, manomesso e nascosto ira le rovine. La sconfilla della comune provocò lo scatenamento della guerra del 1870 e in seguito quella del 1914. La ri\·oluzione russa del 1917 dege• nerò in una con1rorivoluzione: nes• suno anebbc mai potuto supporre che dal grande tentativo di libera– zione uscisse una dittatura pila bru– rnle e sanguina.rin dello stesso za– rismo. Il socialismo di stato ebbe paurit della rivoluzione che era apparsa nel cielo europeo, e, dopo In fine della grande guerra, il fascismo ed il nazismo soffocarono i resti di <1nella inquietudine, di quell'ideale che un secolo fa illuminò In coscien– za libera. del mondo. La stessa ri– voluzione spagnola fu vinlu dal so– cialismo riformistu e per salvare il resto di clignilà umana fu necessa– rio una guerra di <'inque anni che distrusse persino In ragione. A<l un secolo d1tllll Prima Inter– nazionale, di fronte alle 1erribili mulilnzioni consis1enti nella perdi– In di tanti nobili combattenti e di tante volontà posle n servizio del– l'anarchismo e del socialismo rivo– luzionario, e nife delusioni di tanti uomini liberi che Ira i la\'oratori e gli intellettuali diedero il meglio di se stessi alla causa della libertà, è necei;:sario sostare un momento per rifle11ere. Bisogna ritonrnre sul cam– mino percorso, scrutare l'orizzonte per rivivere i nostri ideali. Forse molti sono s1ati troppo ortodossi, al– tri troppo chiusi nel loro finalismo ed altri ingenui o mulintenzionati, il che ha Calto si che il rrutto di questo secolo non sia staio ottimo, nè positivo socialmente come i rivo– luzionari spera\'ano. Una 1•irtl1, for– se, può esserci d'aiuto: <1uellad'esse– re coerenti con il nostro ideale, di non deviare dalla rotta anarchica. Saranno, poi, le nuove generazioni quelle che daranno il sigillo defini– tivo all'av\'enire. CAMPIO CARPlO 627

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