Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

miei black jeans, sbiaditi dai passati campi di lavoro, la camicia aperta, con le maniche arrotolate, il golf con qualche scucitura. È lunedì: ho do– vuto comprare l'Unità, invece dell'Avanti; poichè il grande partito della alternativa nazionale pare non abbia nulla da dire, il primo giorno della settimana. Una signora rinsecchita per l'età, d"ai lineamenti segaligni, parla continuamente, commentando tutto al di qui e al di là del finestrino; dopo Savona cominciano i campeggi di stranieri, aggrappati alle rocce, folti di macchine e pentolini: « Guarda guarda ... sono pazzi, son là come bestie» e accompagna le parole con un mostruoso gesto della bocca (che le riesce molto naturale). 2 Da Marsiglia a Casablanca, tre giorni e mezzo, su una nave mista, passeggeri e merci: cumulazione di noia, Lim,bale de spaghetti turi- 1wise, coeurs de laitues à l'huile, escalope de veart poelée zingara; pommes neigeuses, à la belle mère (pardon, à la grand' mère); arvi supérior blanc et rouge. A tavola la moglie di un generale francese, consulente presso il governo persiano, accompagna la nuora incinta, che teme l'aereo: « un giorno e mezzo di Caravelle, da Parigi a Teheran ... che splendide tovaglie a Baghdad, per soli 40.000 franchi ... ». Rosenkranz, a pochi anni dal passaggio della cortina (non sono riu. scito a capir liene, quando come e pcrchè, forse con gli ungheresi) si è ri– fatto una vita piacevole; è w1 ebreo ungaro-rumeuo, parla correntemente, anche se non correttamente, otto Jingue; ha passato quattro anni nei campi di concentramento tedeschi, otto nell'URSS con i pezzi piii grossi (« il comunismo è come il sole », mi confida, « a starei troppo vicino, brucia »); adesso dirige un'agenzia per la distribuzione di aiuti USA in Marocco. Tl'ecentomila franchi di stipendio (è simpatico e sincero: riconosce che la beneficenza quelle organizzazioni la fanno ai propri dipendenti, innan– zitutto); luglio a Vichy con Ja famìglia in un appartamentino di due stanze pili servizi, 120.000 franchi, « meno non si trova, vicino alle terme»; la donna che ha sposato nel '46, lo aveva seguito volontariamente nei campi tedeschi, a 17 anni, perchè lo amava (sembra una favola, tanto è bello, invece no); « abbiamo cominciato a volerci bene a sei anni, quando abi– tavamo dirimpetto, su una stessa strada di Cluj; il .figlio tredicenne stu• dierà a Losanna, quest'anno, in un otLimo collegio: 45.000 franchi al mese, « spesi bene ». Al nostro tavolo siede Un altro ebreo, marocchino; fa l'orefice a Pa– rigi da vent'anni; viaggia in prima perchè ha lo sconto del 50%, per aver {atto, sua moglie, cinque figli; non s'interessa di poliLica, crede che se tutti in Marocco avessero buona volontà come lui, e si sacrificassero davvero - come se non lo facessero abbastanza - non ci sarebbe piÌI disoccupazione (800.000 su 10 milioni d'abitanti). Chiede il bis quasi d'ogni portata, così il passaggio finirà per costargli un quarto; invidio il suo ottimismo e la sua capaciti di risparmio: di accumuJazione, come dicono gli economisti. Si tenta di rompere la noia passeggiando in quello scomodo groviglio 546

RkJQdWJsaXNoZXIy