Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

volontà ANNO Xli n. 10 Ottobrt 1959 Agosto in Marocco, con gli algerini Premesso. LE P A e I N E che seguono non sono un articolo, cioè non costituiscono un insieme organizzato di fatti e di riAessioni. Rappresentano invece, come denunciano la forma dello scritto e la numerazione dei pezzi, una rac• colta di appunti. Rifusi, rimessi a nuovo, avvicinati per argomento o per utilità di impressione; mischiati ed aggiunti ad alcune idee proprie sia del– l'autore, sia dell'ambiente in cui egli passa il resto dell'anno. Pensieri e valutazioni che non hanno nulla in comune con il Maro(':CI) e gli algerini, ma che la visita effettuata ha piacevolmente rievocato e che il lettore italiano sollecita - per sentimento d'opposizione e amore di ri– volta - ad esprimere o ripetere. Così che quel pezzetto d'Africa frettolo– samente, amorosamente vissuto, è divenuto talora una semplice scusa: per dire qualcosa che interessa noi, oggi, in quest'Italia giardino d'infanzia della l\ficro-europa, nel brevissimo villaggio dei veri, o sedicenti, coltivatori del socialismo non autoritario. Il viaggio. Marciapiede della stazione di Milano, alle sei e venti di mattina, di fian– co al TEE, Tran5 European Expre$l; lusso, prenotazione obbligato– ria, solo prima, automotrice e quattro vetture. Una signora con il maggior~ domo (« scusi, lei parte?» chiedo a quest'ultimo sotto il risolino della padrona; « No ... ? Bene, allora mi imposti questa, per favore ») saluta la figlia adolescente che salpa per Antibes: bella lucida pulita, nuova (fa venir voglia di prenderla) come le sue valigie, che il servo ha messo, con ossequiosa diligenza, nel bagagliaio. t proprio di lusso, questo treno; quasi tutti prima e seconda cola– zione, camerieri sfarfallanti, annunciazione altoparlata d'ogni stazione, « i viaggiatori sono pregati ... grazie>>; [« prego crepa»]. Guardano male i 545

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