Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

I ncomalthusiani sono condotti, come tutti gli specializzati, a sopra– valutare il problema che li preoccu– pa. A questa sopravalutazione so– no anche condotti per reazione al– l'indifferenza delle masse e all'ostili– til di molli esponenti dei partiti e dei movimenti d'avanguardia. Galleani mi pare fosse troppo severo verso il grnJ}f)O della Régénérat.ion di Pani Hobin, il cui programma ern com– pendiato iu questi princi1}i: Buona nascila; Buona educazione; Buona. orgcrnizzazione sociale. I pionieri del neomahhusianismo francese (da Hardy ai coniugi Hurnbert) pur es– sendo i.pccializzati nello studio e nella propaganda neomalthusinna so– no stati e sono dei militanti pacifisti, antidericali, ccc. Se Eliseo Rcclus, se Kropotkin, se Guesde, se Lnlnr– guc non fossero stati ostili al ncomnl– thusiauismo, se Jaurés e se Voillnnt non fossero stati impenetrabili su quella questione, il neomaltusiani– smo francese avrebbe evoluto sen– za deformazioni e senza angustie di visuale. Alfredo Naquet è stato il pii1 equi– librato tra i neomalthusiani france– si in quanto ha saputo rcugire al semplicismo della scuola ncomalùtu– sinna e a quello dei socialisti che ri– fiutano di applicare la legge della po– polazione al regime egualitario. Sbarazzato il terreno di questi due semplicismi il neomalthusianismo a– narchico può avere la propria fun– zione feconda. I neomalthusia.ni che non erano che neomahhusiani sono quasi tutti finiti per estraniarsi dal nostro mo– vimento o hanno cessato di essere dei rivoluzionari. Cosa del tutto na- 1.urale poichè il neomahhusiono in– tegrale è riformista. Un anarchico francese, Fernando Kolney, in un 518 suo opuscolo neomnhhusinno, diceva nl lettore proletario: « Ogni tuo ma– le deriva dal fatto che sei proletario, cioè colui che prolifica, che ha molti figli. Fai pochi figli; non farne più, e sarai salvo!. .. Poichè non sei ca– pace di uscire dal tuo inferno, non ti ostinare a riprodurti, a creare fi– gli che ti succedano nella nera geen– na, ed allora la borghesia sarà atter– rata ... Tuuo cadrà dalle fondamen– ta, istituzioni e gerarchie, parlamen– ti e dinastie, <'uhi <' divinità, senza che sia necessario di versare una so– la goccia di sangue ». Contro qttc!l;ICesagerazioni, costi.– tuenti una vera e propria deviazione riformisla, insorµ;evano vari trn i no– stri migliori teorici e propagandisti. In risposta nel un'inchiesta neomal.– thmiiana, Luigi Ilertoni affermava di credere che nei rapf'Orti sessuali ab– bia a sostituirsi alla spontaneità i– stintiva un. prudente regolamento in– dividuale. « Ma - egli sop:giungeva - quando di quc'-ta que!:ltione d'i– giene, che praticamente varia per o– gni singola coppia, si vuol Iare non so quale grande teorio sociale, de– stinata a riEZ:enerare il mondo, al– lora ci troviamo in presenza d'UJ1a nuova forma di riformismo da com– battere non meno delle altre. Il ri– formismo è quella tal dottrina che. constatato un male non cerca affatto il modo di sopprimerlo, ma sempli• ccmente di renrlerlo sopportabile. Così, per esempio, il neomalthusia– nismo invece di rivendicare il dirit– to alla vita per tutti i nati, trova as– sai più comodo di consigliare la li– mitazione clelle nascite». Luigi Fab– bri, nel suo ottimo libro, che avreb– be meritato bf'n altro editore, La ge~ nera:ione cosciente (Firenze 1914), trattando del ncomnlthusianismo in rapporto alla questione sociale, seri-

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