Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

miche, a volte tristi,(« Il portabandiera era 11n eroe .... era un uomo di vecchio &lampo e fiero, anche &e la fame lo spingeva a con– t(>ndere ai figli ortiche e latte, a rubacchiare alln &110 famiglie, e ad accu.sare i tas,i dei furti da lui compiuti - pag. 93; - « ... mi adattava tllttavio ai pregiudizi degli am– bienti camuni.sti, circoli chi11.fi che vedono &oltanto ,e &leui, il loro mondo inca,1tato e le loro idee congefote » - pag. 165 - • ... le parole <wevano a.uunto una impor– tm1:a capitale., lanto più, come ri.f11ltt1vu t1empre più chiaro, che la loro e.siMen:a ( quella degli ufficiali) aveva perduto ogni .significato. Vivevano cli parole e morivano 11ere,.se :e - pag. 186). li racconto termina, come si è detto, al periodo in cui il Gilas aveva appena termi– nato le scuole inferiori ( molto interessanti Je eon11iderazioni ,mila vita scolnstica t!el Monlcnegro); R\'remmo preferito leggere gli av,•enimcnti successi,·i, di cui l'autore è !la• to protagonistn: da quando, già comuni!ta, si reca a Belgrado per i corsi universitnri, dni suoi primi comizi a quelli del 1941 (al- R V lorchè la Jugosla\'ia si staccò dal patto Ro, ma-Berlìno-Tokio), da quando organizzò la insurrezione partigiana sino a quando di, \'enne, dopo le elezioni del 19•~5, viccprc– sidente; insomma della sua vita di mili– tante e di capo comunista. Perchè se le sue «eresie» sono oggi conoseiute, dal punto di vista teorico, - (leggasi , La Nuova Clam? - Una mmli.si del JÌ,tema comuni,tal •), che conclude i suoi ripensamenti con la se• guenle proposizione aritmetica: comurii,mo eonremporoneo = totalitari.fmo moderno), interessanli sarebbero state le considerazio• ni sugli a\','Cnimenti e fatti vissuti dal Gi– las, specie se scritte con la stessa sincerità, sensibili1à e comprensione con le quali ha descritto le \'icendc della sua famiglia e del– la sua fanciullezza. Può darsi che « Terra senza giustizia» sia la prima parte di un'autobiografia; questo è l'augurio. G. R. 1 Edizione « Il l\fulino •· S T E (COMMENTI) Problemi d'oggi. Il n. 3 di Cammunity devclopment 1 è de– dicato 11i « Training locai leadcrs li, La Comnumity development, o sviluppo comunitario, è un metodo che si propone di migliorare non !olo le condizioni mate– riali di cerli popoli poco sviluppati, ma anche la personalità degli individui ap– parlenenti a tali popoli. Per raggiungere tale scopo si ricorre agli 11ni11111tori locali (i training local !eaderJ) cioè a coloro che in un gruppo, in un sin– dacato, in un'associazione, in un comune prestano volontariamente la loro opera per iniziative di interesse collettivo e vi assu– mono delle responsabilità e restano in con– tatto diretto e continuo con i componenti del grnppo o dell'as!ociazione. 3, Roma 1959. 472 Quest'idea degli animatori locali è at■ta suggerita dal principio che « lo sviluppo della eollenfrità dipende essenzialmente da un assieme di azioni che si basano au iniziative e partecipazioni locali che gli agenti esterni devono limitarsi a stimolare e ad appoggiare con una collaborazione tecnica ... ~- Attorno a questo problema molto impor– tante, gli autori degli scritti, raccolti in questo volume di 180 pagg,, parlano de1le loro esperienze. E l'interesse di esso sta appunto in queste testimonianze che ci di– cono, con tutto il bene che può venire da questo metodo, anche le molte di!fieoltà cd i pericoli ('{nesti ultimi sono principalmen– te: che il metodo si riduca ad una tecnica meccanica, che l'animatore locale agi1ca partendo dalle sue competenze e dalle sue « valutazioni » su quello che sarebbe il

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