Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

Cm,i ,e ,i pen.sa che tulto l.'P bene in me:• ;o a noi. l.,e i;eritO non comminano da ,ole o per merito di quei pochi.ssimi c/1e ,e ne fanno interpreli e le agitano inceuonle• menle. E ciò è co.si evidenlfl che è in11lile dire che l'unumitil non lrn a,1cara capito cl1e lo aboli':ione ,/ella mi.seria, dello Jfrnll<mumlo 1/i c1,i è vittima, dipe11de 10/o da .se 11eua, dalla lolla ch'e,sa deve intraprendere con– tro la minoran::a che la tiranneggia; non 110 ancora capilo che le guerre la ,profo,ulnno sempre pii,, nella mi,eria e nelle rovine. E' cero che C. Q. non l1a indicalo quali rimedi occorrerebbero per e moderni;:.ar,i • nella no.stra propaganda. Ma noi, da que– ~,e pagine. abbiamo pii, colte in.s1',11ito ,ulla neceuitò di inten,ificare i noJtri .s/or:r.i per far corwJcere le noJlre idee e i 1uggerimenti c/1e t1bbiamo pii, volte ,lati ,ano così Jem• 11lici, 1'fl ""'' port<it,, di tutti. cl1e ci 1e11ti°n• 1110 11n poco umiliati cli doverli ri11etere. l'cr e.sempio: abbiamo lamentata la cat– tica diffusione e/ella nostra ,rampa; il cl,·. ~intereue clella mauioran:a dei compagni nel collocor/.u, IM.alme.nte nelle edicole o 11elle librerie e. c/o1;e que,t<> è fallo. del ,e. 1uirne le ,orti: nel trovare nuovi lettori. nuo11i abbonati. nel farla conoscere in am• liientP diver,i del noslro a per,one che 1i intere,s,mo ai problemi ,ocinli. Si 1.1ogliona e1cogi1are ,movi metodi qmmdo 110n ,; ap- 11licm10 quelli pii, elementari. Na11 f>em,i11ma <'fui il 1111mero degli arwr• rliici di oggi si11 lanto inferiore li ,11wllo di primt1 ,lei /aJci.smo. J,, Ila/io siamo abba– . ,tun:a n11mera1i e potremmo e1.1ere 11na • for:a -.. cioè far 1entire la nostra presen:r.a nei fatti clie ava:en&ano (scioperi. moli ri• i;endica1i'i·i. olforgamenw delle UbertO ecc.) ,e opwno ,li noi lovorru,e con puJ1ione e contin11i1U. lnt:4"re. accade cl1e coloro cl1e inr,.J1unte111ente. ,ono al la1!oro, finisco,io, u11f'l1~ i11me::o II noi. per crearsi, 110n 11na autorità. mu 1/ei e meriti'•· mentre questi • meriti• o,:mmo di 11oi dovrebbe tm1bire di 1,i;pr,-, JJ'acrnrtla s11 1111a11lo T. dice 111lrnJlensio• nUma ron e scheda bianca•· S11 que1to 464 pu1110giò rispondemmo a C. Q, nel numera precedenle. Iucoosisteoza del materialismo. Leggo ogni tanto In \'O!tra rivista a mez, zo di un amico e nolUralmente se la leggo, vuol dire che m'interCHL'I pur non euendo un anu·chico. Tutta\'io non nucondo che le vostre serrale critiche agli attuali aiatemi di \'ila sociale, avanzi di concezioni religio• se e politiche medioevali e borghesi, atti• rano la mia altenzione, pur non vedendo la applicazione della ,·oslra dourioa nè il niodo eoo cui ,·oi potretle oggi meuerla ia 1•ratica. La presente però non ha intenzioni di criticare la \'Ostra ideologia, bensì la iof"io perchè nella vostra ri,•ista noto qualche volta alcune contraddizioui di sostanza e di 1ninei1,i. Per uare alle ultime vostre pub– blicazioni mi rirerisco atl alcuni articoli: ad esem1>io a quello di Ugo Mutello e di A. S. del n. 5. Nclrar1icolo del Mar1ello intitolato In• co11Jillen.:a del maleriali,ma, che è una chiara risposta ad un coni,•o che lo pre– cede. si nota una «ria contraddizione e<1n quanto egli afferma nella so,tanza del1'1r- 1icolo medC!imo. articolo chiaro, garbato, fluido, esplicito che 11011porla a dubbi di interpretazioni: rarlicolo è i111erenante e gusle\·ole per la forma e semplicità: di que• s10 ne do 0110. Euo però lascia di stucco quando, dopo la lettura. ci ,i riferi!Ce al tilolo che afferma proprio il contrario di quello clic dice: u,o è anche in contradJj . zione stridente con quanto il Martello ha af. fennato in Atrima altro interes.,ante arti• colo dte ho letto. Se- 11011 erro infaui tanto in quC!to articolo quanto nel suo uhimo a 1i1olo lncon,iJten:a de/ MotPritJliamo egli 11fferma pro1>rio il suo mnterialismo. L'ideologi1t del Martello., se male non l'ho compresa. è 1>roprio un materiali11110 itlealistico conlì.g11r1tbilr nel naturaliamo delle Mienze po1i1fre. Come mai ora il ~brtello afferma la in•

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