Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

alla ragion.e, che llggrava i suoi /llrdelli nella propor::.io11e szessa che li dovrebbe ridurre. Un piccolissimo rwmero di leggi generali sono riecessa– rie nella· vira civiliz:aia, e la loro utilità comune è wle cl,e esse su.ssiste– rebbero irr1111-ut.ate, anche se le mansioni got,-emative /osser,o alterate o scomparissero. Se consideriamo quali sono i principi forul.amentali che uni– sco,w gli uomiri,i in società e gli scopi che, dopo, regofo,w le loro rela;;ion-i reciproche, constatiamo che fino all'epoca in cui compaiono ciò che chia– miamo governi, quasi tutte le funzioni pubbliche si trot-·«rw realiz;;ate dall'a::.i-011e ,w.turale e reciproca cieli.e pani in causn. L'uomo, di fronte a wui questi fatti sociali, è molto più di quello che egli pensi, un prod.ouo delle circostanze e niolto di più, anche, di quello clie i goveman.ti. vogliano ammettere! Tutte le grandi leggi della società. sono dei fe,wm.eni naturali. Quelle del commercio e dell'industria si fon– dano sull'e<111ilibrioreciproco degli interessi. Esse sono seguite con rise_eto perchè conviene alle pllrti in cau.rn rispettarle e non per le costrizioni for– mali che impongono o frappongono i governi. Ma quanti atti del governo sono di natura da conturbare o distruggere le fun:ioni naturali delle società! Quando il govemo, invece di accordare solamente la sua garan:ia agli atti della società civile ed ai suoi principi, pretende esistere per se stesso, ed agire in un modo arbitrnrio con la JJTO· te:ione o l'opprl'M,ione, diventa la causa stessa dei mali che ·vorrebbe pre- venire. Purtroppo ragionare con i governi, così come esist.ono a me11ioria <li uomo, è discutere con clei bruti. Norl è che dagli stessi popoli che ci si può aspettare delle riforme efficaci. Se noi consideriamo i tu.multi e le sonunosse che di. Imito in tnnto si ripetano in Inghilterra, dobbiamo riconoscere che non sono lo conseguen:a della mancan~a di un governo, ma che l'esisten:.a stessa del goverrw ne è la causa generatrice; invece di consolidare la pace .~oci'ale, lo Stat.o cli.vide per regnare. Genera delle ingiustizie e dei disordini che non si produr– rebbero altrimenti. THOMAS PAINE (1737.1809) PERIODICOINDIPENDENTEMENSILE Diretto do SICOR Per lo poc• e /o ,oslsrenzo o/ loscfsmo • Per lo colloborozlone lnrernozionofe Abbonomento annuo l. 400 (ordinario) l. 1000 (sostenitore) Via Consolato, 11 · lei. .C9.092 · TORINO (C. C. P. 2-354-45) 459

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