Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

Società e Governo e I~ R T I A U T O R I l1a111wconfuso Società e Gover,w in un modo tale da far ,'/COlll/Jarireogni distin:io1w tra i due. Ep1mre sono concetti molto ,liOcrenti e di diversa origine. La società è un. effetto ,lei. 110.,tri bisogni ed il gover,w wi prodotto della nostra. corruzione. L'wra agisce in un modo posi1ivo associando le nostre te11de11:e. l'altro reagitice in un uuxlo ne• gativo 011pone1tdo una diga. ai nmtri eccessi. Proteltrice, fo società stimola la nostra socialità. Repressivo, il govemo divide e gerarclri:::.a gli uomini. /.,a ,.,ocietà è sempre un bene, "'"· il govemo, 1,er quant.o 1>er/eue siano le sue strutlure, è sempre un. male necessario, menue i suoi difetti ed i suoi abusi 11e famw un male inwllerabile. /u/aui, quando noi soffriamo o siamo cspo,'iti, a cmMa- di ,m go1·erno, alle stesse miserie dw potrebbero colpirci in 1111, paese senza governo, la ,iostra. disgra::.ia è ma,giore per il fatto che abbiamo coscienza d'auere noi stessi fomito le armi per colpirci. /I. go– verno, come il vestito nella co11.cc ::.ionc biblica, è l'imuwgittr ·vcrgognosll dcll'imwcen::.a perduta: i pala::.::.idei re sono costruiti :mlle rovine dei pa.• radi.,i. deoo.stati. Se il lavorio della coscien::.a. fosse .1,e11.::.a o.,curittì, mean– dri e fosse irresis1ibilme111e seguito, l'uomo non avrebbe bisogno di 11.e.,suna lcgishudone~ ma daw che n.o,r i• così, ha avuto biso~110 di rinunciare ad una parte del suo patrimonio per t>rocurarsi i. me::.::.i cli vroteggcre il resto, cd è vorta10 a. questo com1>rome.,so ,,er quella prude11::.acl,e. di due mali. gli. fa .,cegliere il minore. Ne deriva che la sicure::.::.ac.,scn<lo il uero fine e il criterio stes,"o del go11cmo, h,. forma di Stato che ci pare pi,i propria a gorantirla, ron. il minimo di spe.,e e di :rncrifici, è vreferibile a tulte le altre. Tuuavia, tm.a grarulc parte di quc.,t' ordine e/re regm, tra gU esseri umani è estranea all'azione gouemativa. Essa ha le sue origini nei principi della socielii c nella natura ste.,sa dell'uomo. Esisteva primt1 tlei governi e continuerebbe ad esistere se essi fossero aboliti in 1111 modo formale. /.,a mutua. dipenden:.a e il reciproco interesse che uniscono gli uomini tra di loro, ,la ma. capo all'oltro della grande comunitù cfrili::.::.ata,luuwo creata questa grande catena di. rela:ioni c/1e mantengono la coesione dell'insieme. (.,'agricoltore, l'artigiano, il marinaio, il comm.erciant.e. il rirercat.ore, tutti prosperan-0 gra::.ieall'aiuto che ogmm.o riceve dagli altri e dall'in.,ieme. In.• t.eres.(i. comuni regolano i. loro c,Ui e queste le!!gi e/re ,.,-elmo l'uso romwie son-0 pi,ì /orti di quelle ciel governo. Brevemenlt!, la $0<'Ìetcì rec,/i::.:,1 eia sola prcs.~''a 1mco tutto riò di wi. va orgoglioso il migliore dei governi. J>i,ì perfcu« è la civiltà e meno e,"sa ha biso{fno della /1111:ione go– vernativa, percliè !ti regola meglio con i suoi proprio me::.::.i e ·"en::.ainter– vento esteriore. lnrece, la pratica dei [!01·emi tradi:imwli i• cmi cont.raria 458

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