Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

V) Si sono a,•uti esempi di co– gnizion.i tecniche apprese con rapi• dità d'a poJ)olazioni che ne erano in precedenza ritenute incapaci, e sen– za dubbio tali casi si sono verificati grazie anche a particolari sforzi di– dattici. Per ora in fatto di riprodu– zione umana l'esclusiva degli incita– menti e dell'insistenza è detenuta da coloro che, per credenze mitologiche o per interessi particolari e imme– diati, sono fautori della massima in– flazione demografica. Se nella divulgazione di tecniche contraccettive si impegn.1sse tanto zelo quanto se ne esplica invece al– lo scopo opposto, qualche pratico ri– sultato non dovrebbe mancare. Tan– to pii1 che ciò che importa consegui– re è, in sostanza, solo un relativa– mente modesto spostamento perccn• tuale rispetto alla odierna situazione di fatto. VI) Una delle funzioni dell'inse– gnamento scolastico sembra essere quella di impedire che gli allievi imparino ad applicare alla SJ>ecieu– mana, in concreto, quei principi bio– logici di « selezione naturale )J e di « evoluzione )> che non possono esse– re loro totalmente taciuti in astrat– to. Questa manovra di boicottaggio ha avuto e continua tuttora ad avere successo. Le implica,:ioni di detti principi relative alla questione d'emografica sono praticamente alla portata di tutli. Non è detto pertanto che una impegnativa campagna in senso op• posto a quella dianzi ritata di boi– cottaggio non possa avere a sua vol– ta e alla stessa stregua esito positivo. VIn Gli antineomalthosiani si 452 sono recentemente entusiasmati del– l'eventualità che, per mezzo della fusione termonuclearè, possa fra breve essere assicurata all'uomo una fonte di energia quasi inesauribile, e per di pili esente da pericolosi fe• nomeni secondari. E non han perso tempo a lasciar intendere che le preoccupazioni per l'aumento della popolazione mondiale sono ormai sul punto di perdere d'efinitivamente il carattere di problemi urgenti e di attualità. Tuttavia. non è certo che la disponibilità di risorse energeti– che anche sterminate possa sostitui– re in tutto, nei confronti del futuro incremento demografico, la deficien– za di nuovi territori colonizzabili. Orbene, l'essenza della preoccupa• zione per l'aumento della popola– zione mondiale sta proprio nel cri– terio di prudenza per cui si deside• rerebbe veder tenuto in maggior conto il 1>rincipio dei margini di si– curezza a scapito della tendenza a correre rischi. Nè si vede pcrchè tale criterio non possa essere fatto og– ge110di fru11uoso insegnamento alla stregua di tanti altri. vrm Nell'andamento <1uantita– tivo delle popolazioni sarebbero i– noltre desid'erabili minori squilibri geografici, come pure non sarebbe male un'attenuazione delle disparità attualmente -intercorrenti nel com– portamento riproduttivo Era diverse categorie di conrittadini. Anche ta– li obiettivi presuppongono però una maggiore uniformitl1 di diffusione di convinzioni comuni su base razio– nale. Il rhe pure non sarà consegui– bile senza un'appropriata azione di– dnttica. G. GUARDI

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