Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

I PEZZI I DEL I NOSTRO I MONDO_! Piùcontrollo dellenascite - meno criminalità D« un lettore ignoto, che si firma con lo pseudonimo di Spectator, ricevùimo <Juesto pe::,::,o - respinto da nitri perwdici - che ci piace per L'irrue11zu e lei verità della protesrn, ,wnchè per C ironia sagoce di certi passi: Più controllo delle rn1scite vorrebbe dire meno crimi,1i onche da noi, dove i tJIWli<litmi sono pieni di deliui d'llmore e d'onore, di feti spez:.et– lati o messi nella pattwniera, di bimbi cibbwufo,wti, di suicidi per evitare la vergoguu, ecc. ecc. ((Nel rom:111:w danuuru;jauo l< l'Innocente>> una creaturina viene fatta morire per celare un amore illegittimo esponendola al freddo. Il romanzo ha ispirato l'azione del dottor Otto Lehman, medico a Gottiuga? Sulla « Stampa ~era>> del 29 Aprile 1959 infatti leggo questa racc,1- pricciaute uolizia: << Un padre ha ucciso ad uno ad uno sette figli appena uat.i esponendoli di notte al freddo sul davanzale della finestra ll. Conte– statigli glj orrendi -crimini, il dottor Lehman, padre degenere, ha candi. damente con(essato: << Sono religioso e non ammeuo il controllo delle nascite, ma non sono in posizione economica tanto agiata da con!-entirmi di allevare tmdici figli. Ho così, d'accordo con. mia moglie, deciso che fosse Dio a decidere. Se egli avesse voluto che vivessero n0u li avrebbe fatti ,1mmalare. Giuro che non ho dato ad alcuno di loro alcunchè che ne age– volasse la morte . .Mi sono limitato ad esporli al freddo l>. E <Jtrnndo il funzioual'io inqufrente. gli ha domad·a10: <( Ma non pen• savatc che commctteva1e delitti che gridano vendelta a Dio? )>, il Lehman ha risposto: (( Non ho fotto nulla; ho lasciato che decidesse la Provvi– deuzn: essa ce lì ha mandati, essa ce li ha 1olti ». E' possibile che si giunga ad un simile grado di follia religiosa? Ma ,malizziamo meglio le nefandezze, che susci1ano non si sa f:C pili orrore o compassione, di cui si è macchiato il meclico. Non è altro che il ricorso, così frequente nel Medioevo, al giudizio di Dio od «ordalia>> che, difiuso tra i popoli germanici, alla scompai-sa del paganesimo sopravvisse fon. dcndosi con il cristianesimo. Nè un tempo si rifoggì dal ricorrere a piìi o meno ridicole prove del fuoco e dell'acqua bollente per provare la verità di asserti religiosi o la autenticità di reliquie! Anche a Firenze una celebre controversia teologica tra Domenicani e Francescani, ul tempo del Savonarola, f'i volle for deci– dere dal diretto intervento di Dio. Ma la pioggia (( prov,,idenziale », tra la diffusa ilarità dei cittadini, ne impedì l'attuazione. (Frate Savonarola,. però, venne arso vivo senza ricorso all'ordalia!). 444

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