Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

se di 24, contro 42; e la (requenza effettiva era arrivata al 98;% della popolazione interessata, contro il 79% anteguerra. Le scuole medie erano frequentate da 125.000 allie– ,·i, anzichè 52.000 anteguerra, ei(ra corrispondente al 21(% ( anzichè al 7%) del totale dei ragazzi della stes– H età. Gli studenti degli islituti su– periori erano 12.000 nel 1937/38, 41.000 - un <1uarto dei q·uali fre– quentanti i corsi serali o per corri– spondenza - nel 1956/57; le don• ne rappresentavano il 14% del 10- lale degli universitari, anteguerra, il 231% nel 1956/57. In quell'anno no– ve sludenti su dieci fruivano di sus– eidi statali o borse di studio: il 35% di queste variava da 400 a 500 fio– rini al mese ( 10.800-13.500 lire). Lo insegnamento obbligatorio della lin• gua russa nelle scuole primarie - tostituito nell'autunno del '56 con la possibilità di scelta fra ingle.'!e francese tedesco e russo - è sta– lo ripristinato nCll'anno scolastico 1957/58. La parlecipa:.ione dei figli degli operai e dei contadini al totale de– gli studenti di livello universitario, oalila dal 4% del 1938 al 551% nel 1956, pare sia oggi scesa intorno al 50%· nominale, ad ancor meno effet– th•amente. Infatti Ira i lavoratori ,,engono ora uHìcialmente inclusi an– che i fonziouari dello stato, del par– tito e dei sindacati, i dirigenti tecni– ci e ammiuislrativi, ecc., cioè gente che ormai fa parie, anche se di estra- ;,ione opentia e con1adina. del ceto dominante; iuoltre operano c1·iteri di selezione politico-ideologica, ex• 1ra-scol11s1ici 1 più severi di prima della rivolta, anche nei confronti dei fìgli dei lavoratori veri e propri, dei <Juali il governo à imparato ad avere meno fiducia. Infine contro la scel– ta delle carriere di studio e privile– giate giocano - naturalmente con maggior presa fra il popolo altri due motivi: una certa propaganda dal parlito avversa agli intellettuali e a favore del lavoro manuale; noncht! il limilato divario di retribuzioni fra operai specializzati e personal~ tee, nico-amministrativo: 1200-1300 fio, rini a un giovane ingegnere, 1600- 1800 a un operaio specializzato del- 111 stessa età. L'attività editoriale è passata da 17,3 milioni di copie di libri nel 1938, a 43,4 nel 1956, per poi scen• <lere a 23,4 nel 1957 (con una tira• tura media di 9720 copie per OJ>e· ra); i libri cli letteratura appena pubblicati dal 1945 al 1956 sono sta, ti quasi seimila, per complessivi 46 milioni di esemplari. Nel settembre del 1957 uscivano 458 pubblicazi«'• ui periodiche, di cui 21 quotidiane. NeJ 1957. opera,•ano in Uughcri, 3860 cinem.atografi e i biglietti ven• du1i nell'anno erano stati 133,4 mi• lioni; il che equivnlc a 73-74 bi– glieli i pet· ,,bi1nn1e, contro 4 an- teguerra. E. LADOWINSKT 443

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