Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

a mezzo della 11t.ampae dei suoi a– geoti e che il popolo ha trasforma– to in movimenti popolari. Una delle cose che danno più fn- 11tidio è il moccio e lo sputo. Jl ci– nese non usa il fazzoletto e per di più si rasehin In gola ripetutnmente e rumorosamente per trovar lo sputo e lnncinrlo dove meglio gl.i piace. La campagna contro queste due brutte ui,anzè è una di quelle pii:1 dure, per il pnrtito. E' tanlo comodo gettnre in terra quello che gli europei con- 11en•anonel (az.zoletto ! Lo sputo lut– tavia comincia ad esser controllato a men.o di enormi sputacchiere distri– buite nei punti strategici delle stra– de, dr:i giardini, degli edifici pubbli– ci, delle biblioteche, ccc. 20 !!, ~;;:!'~;~;;t::::;o:!"Jte,,~:,::: bri. Se consideriamo il totale degli abitanti del paese, vi sono in Cina meno tessere che in Italia o in Fron– cin. La storia ci dice che quando Par– mcn1ier introdusse in Fmncia la pn• 1111n,essuno la voleva mangiare. Al– lora Luigi XIV ne seminò un gran campo e lo fece custodire dai sol– <lnli. Risultato: di notte la gente an– dava n rubare le patate che prima non aveva voluto nemmeno gunr– d:.re. E' In stessa tattica del partito CO• munista cinese. Fra questi dodici milioni ci sono 1.600.000 operai, l.400.000 intellenuali, otto milioni di contadini e il resto di diversa ori– gine sociale. La quola degli in1el– lcuunli è molto alta, se la parago• ninruo f'On quella degli operai e de– gli Btessi contadini, dato che questi rappresentano 1'80% della popola• zione e che per ogni intellettuale vi sono nel paese divene centinaia di operai. Da cui si deduce che il pnr- 434 tito ha molto intere!se a tenersi buo– ni gli intellettuali e che per loro l'in– gresso nel parlito non è troppo dif– ficile. Ed è quindi proprio fra gli in– tellettuali che si trovano gli opposi– tori, i « deviazionisli di destra » e coloro che. prendendo alla lettera rin\'ito di ì\fao Tzc Tung. hanno cer– cato di (ar davvero fiorire « cento scuole » nel giardino della nuova Cina. 21 Se si guarda la carta del mon– do si vede che i regimi. autori– tari vanno continuamente acquistan– do spazio. Alla Russia, che occupa uo sesto d'ella superficie della terra, occorre ora aggiungere i 9.600.000 kilometri qundrnti della Cina e il suo potenziale umano cli 660 milioni di ahi1anti. Cioè un quarto della po• polaziooe mondiale. Comunismo e fascismo si 11000disputati, per un certo tempo, l'eredità che sta la– sciando il capitalismo. Il comuni• .ono è .stato più abile e pare che stia preparandosi a prender <lefìnitiva– meote le redini del mondo. Gli sta– ti capitalisti stanno mettendosi sulla difensiva, mentre in molti paesi l'en– tusiasmo creato dal comuniP.mo sta minando i regimi che i governi ca– pitalisti hanno creato in modo arti– ficiale e instabile. Corea Vietnam Tndonesia. Birmania, Cambogia, so• no tutti paesi «mnturi» per accogliere la dittatura del J>roletnriato, grazie allo. scia di odio e di rancore che le potenze coloniali, ritirandosi, hanno lasciato dietro di sè. La Cina diffonde su tulti questi paesi un'infiocn1.n che, attualmente, nessun altro paese può <·ontra11tnrle. E' solo quesLione di tempo. ViCTOR GAHCÌA

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