Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

che due soluzioni: vegetare o richie– dere l'intcn,cnto statale, in modo da ottenere il necessario approvvigio– namento di materie prime. Così lo stato entrò nella azienda con il 50% del capitale; e gli azionisti, ehe si ,•idero rispettata la loro proprietà, ricevono oggi il 5% del cupitale in– ,•estito, soto forma di di,•idcndi fissi. Ma se un a1.:ionista aveva occupato un posto nella direzione effettiva dell'azienda, c1uesto posto gli rima– ne, con la retribuzione che egli 1>ren– deva prima dcli' iulcrvento dello stato. 18 t· per quc:-le ragion i che i 1 par– tito cornu11is1a afTcrmu che in Ci– na. vi è una clemoaazia e non il CO• munismo; e prima, aggiunge, si de– ve passare a11raverso il socialismo. che è l"obic11ivo immediato. La ban– diera C'inese è rossa con cinque stel– le d'oro, unn grande e quattro pic– cole. La grnnde gimboleggia il parti• to comunista, quelle piccole - la classe operaia, la classe contadina (il proletariato diviso), i piccoli bor– ghesi e i borghesi. Il ehe significa che la borghesia si accaparra due sielle della bandiera nn:donale. In Russia Lenin abolì di colpo tutti gli aspetti della vitu borghese. religiosa e capitalista. Ma poi il re– gime dovette transigere e riaprire la porta alla religione, qunnllmquc fos– se « l'oppio dei 1>opoli)); <' le diffc. renze di salario crearono nuove clas– @i che, pur non chiamandosi borghe– si e capitaliste. ne con:-crvano tutl<' le carntteris1iche. /u. Ciria il partito oon \'3 mai troppo lontnno e se pc,·– ca per quakhe verso, pecrll di mo,le– .ctia. Tutle I<' religioni souo rispetta– te, tutti gli intcres.:i della borJ!he,:in tenuli in ron-:iderazioue. Il pa;;;sodi importanza assoluta che il regime doveva {are. lo ha fatto: il controllo totale della produzione. Il resto µen– t-n di ottenerlo con una lcnlu evolu– zione. 19 l mNodi ,·omunisti sono s1nti u– .:a1i tulle le volle che era neces– sario. Abbiamo già segnalato l'esi– s1enza di campi di coucentramcnto e di « prigionieri che si redimono con il lavoro >1. La campr1gna dei tre mali (San Pcm) era destinata a com– battere il settarismo, la burocrazia e il soggettivismo. Un'altra campa– gna, che raggiunse il suo 11cmenel 1952, è quella dei cinque mali (IP'u Fan), che sono: la corruzione, l'e– vasione dalle im1>oste, il furto del– la proprietà statale, In frode nei con– tratti con lo stato e la falsa informa– zione economica data allo stato. So• no i cinque mali della borghesia. ln t111~stacampagna i giovani furono invitati a denunciare persino i ge– nilori. A fianco di <1ueste ClllllJHtgne di una se,•erità davvero drastica, ve ne sono nitre meno severe. Come· c1uel– la per la puli:ia. Quando i,;i lascia Hong Kong. sudicia e piena di men– diranti, si paliscc uno cho<- visivo, dato l'impro,,viso cambiamento cui ci si trova esposti, oltre In frontiera di Sriumciun. Assoluta pulizia nel treno, marciapiedi impeccabili, le vie principali delle città senza un mucechio cli ~udi('iume. Ne~sun men– dicante ad eccezione degli « indivi– dualisti » (per i quali non esistono <·ooperalivc): che dicono il futuro, vendono earnmelle, cinn(ru:,aglie, <'ar1oline pos.1ali. Le porte drp:li al– be, ghi non i-ifhiudono mai. e, In Ci– na non vi ~ono ladri )), Son tutte campagne che il pnrlito ha bn<'iato 433

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