Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

perchè se la Revubblica è augurtr• bile in .se ste5&tr,11011 .. può dti &ola in Spagntr, ri&ofoere il problema so• eia/e, e toglierlo e/al vicolo cltiu.50 in. cui si tro1Ja. Da allora ciii non &i accontenterà pii, di riaOermarc il suo dovere di a5ere prima cli ltllto rm buon cirro• dino 1 • ma an<lràpiù in là. ccomlo lui, ogni uumo, pur vii-endo intera– mente la propria vita, non dorrà mai dimcntict,rc ciò c/,'cgli ,leve a coloro cl,c l'lra111w preceduto. per– ciò deve portare immancabilmente la sua pictr<1alla civil1lr 11cll'i11tcrcs– ~c clclle gc11er<1:ionipre5cnti e fu– ture. Scco,i<lo le proprie co,win:ioni persomili, Fc,.rer oric,t1cnì il s,w pen.sicro vcr.~o le temlcn.:.e filosofi– che clcll'a,wrc/,i.51110, in ,irmonfo con il ro:ionali.rnro tlel suo tempo. Egli fu ranto influen.:.ato da questi movimenti quanto poi egli a .ma vol– ta li influc11.:.Q in. Spagm,, con il suo pensiero, 1>er me::.o <lella,ma «Scuo– la Moderna». La maturità di Ferrer ci rivela, infarti, un. uomo clic non. accelta di lasciani tr'rucillare eia. un.'ideolotia p fatta. Lo ,limostra nella .ma cor– ri &porad.en .:.a i11c,lita con. Malato, che fa 1,arte della nostra doc.umen– ta:ione. Prima. ,li 111110 egli si 1>reoccupa dello scopo ultimo clic vuole conse• pire: le, libera:ione i,atetlettuale dell'uomo. Non accctterti mai ,li. perorare o d'impiegare metodi cl,e /JOtrcbbcro e,serc in antagonismo con quc5ta libcra:io,1e, ,mcl,c <11w11do, teorica– mente, rim,111c .•olfrhdc ron tutti, i. partiti di si11istn1.Egli, tm:i, li. ,1iu- 1 t·Ecole i\f(}(./en1e, pp. 26 e 27. la meglio clie 1mò, ma t,, 5lla attivi– tà è consacrata principalmente - e iu, Spagna più clie altrove è urgente farlo - a liberare il popolo ,lal ffo– gello dell'ignoran:.a clie è la L'era causa del suo a,sservimcnto. 011 e• serciterà, d"altronde. ,wss1111·esclu– sione: 11ellasua scuola sono t1mmes– si i ricchi ed i poL·eri 1,ercl1è tutti partecipino dei benefici ri111101:otori dell' educa:ione clrP mira i111um:itut- 10 a formare degli uomini capaci di di.scemere, con. il loro proprio giu– cli:io, il giu.sto dall'ingiusto, il ve– ro dal fai.so, il bello dal brutto. Que– sto metodo clic Ferrcr uolc1X1 « in– tegrale>> e « impar:ùile », doveva essere, secondo fo su,, con.cc :.ione, il fondamento nece.,s!lrio a ogni socie– tà clic desideraua vcnrme,1tc gt1rw1- tire la libertà ittdivi<luale e colletti– va dei suoi membri. Si capisce, quindi, che questo pu,1,– to di vista do1,-evafar u.uumere del– le posi:ioni cliiare nell'inseg11amen– to impartito nella « Scuola Modcr• na ». Non era certamente Ferrer cl1e coprira di lodi la società della <1twle 11011ap1,rovat:a l' organi:..:.a.:.io11e. Il significato e/re aveva 1>erlui la li– bertà, lo preci..sava se11.:.a1,reoccu– JJC1rsidelle condi:.io11i storiclie del suo tempo e del 51l0 paese clic nor, era ancortr prepar(HQ "'compre11der- 11e e a desiderarne la. wa portata benefica. Il problemlt ,lcll'impltr:i<1litli ,lel suo it1seg1wmento di front.e oi rt1gll:– :i, lo risolse eia ra:ion<1lisw, conuit1• tu delle possibilità immense dclln scien:lt e clellci rt1gione. Contempom ,teamcn.te all 1 imp11lso delle scie11:e fi.sico-chìmic<1 e biolo- 40:;

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