Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

no come vivere assie11le, uoi no. Ognuno ci ricst:e in modo diverso: l'inglese t:on tulle le sue possibili inibizioni formali, morali e legali i:on1ro <1ualsiasi iurnderenza uci di– rit1i dell'altro: gli italiani con un ,•ivnce compiacimento d'elf' umana diveN,itì1 del proprio simile; ma o– gmmo, possiede delle buone mnnie– re. I nostri modi di compol'tarci in– vece o sono cattivi o non esistono af– rauo, il clic, forse, è la stessa cosa (Mi riferisco al t:om1>orta111e.nto in pubblico, non i_nprivato: gli mueri– cani sono generosi, gentili e ospitali ron le persone ulle <(!mli iWOOstati prescnlati, ma Cuori" cli questo circo• lo, nl"lla strada, sono atro<·i. Così co– me Jo sono i modi di coloro al cui la– voro li 1>or1ain cosum1e oontalto con gli estranei: tassisti, guidatori d 1 au- 1obus1 comme~si, camerieri, poli– ziotti, portinai, etc.). Ciò non è cosi t:ompreusibilmen– te ovvio come potrebbe semb1·are. Quando i costumi sono difettosi o sbagliati, l'Io uri.i brutalmc.nte con– tro l'Io, e l'Io si scontra con l'Altro, l"osl elle i risultuti i;ono strazianti e catastrofici. Nel nostro Far West, come sanno bene gli assidui d'el ci– nema, i contrasti d'opinione sono sistemati con In 1,i~1ola a ~ei colpi. 2 - Credo che la mancanza di modi civili sia connessa con il sen– so della violenza che l'individuo ha iu questo paese, Gli italiani sono eccitabili e passionali, corrono, gri– dano e gesticolano abbondantemen– te: pure ci si sento molto piìl sicu– ri, fisicamente, in I1alia che qui. ln un solo numero recente del Time., di New York la cronaca ri– porta quc:-tc 1101izie: mm ragazza di J I uuuj violentata in una pubbli– l'lt i«:uola di Brooklyn da un compa– ~no di 15: una discussione su un problema di precedenze scoppiato fr11 autisti e conclusosi con uno che e1,arava sull'altro e poi a sè stesso: due ragazzine di 13-17 anni, pugna– late alle spalle, in pieno pomerig– gio, e accanto a una slnzione della !wtu:rranea, da coetanei i <Jnali ave– vano 1entato, inutilmente, di farsi dure un pò di soldi da loro: il presi– de di una scuola 1 -iuadina, suicida– tosi perchè cru stuto interrogato du un.i Corte su ul,·uni episodi di vio– lcnz:1 (ra studl"nti (un'altra ,•iolen– za carnale, parecchi assalti agli in– J'lt>gnanti e nno ..-oniro un poliziollo, proprio dentro la scuola). Un amico, <•hf'aveva una '"ugi11ct• 1a 1rcdi('enn<· in quella scuola, di1·e che l'aueggiamento di lei, di fronte 11ll11 violemrn <·arnalt> e alla conse– guente pubblici1ì1 sui giomali, fu: - caro zio, stiamo diventando po– polari! - E questa è veramente una reazione americana. Da qu11ndo In comunitì1 reale ò 1roppo debole per conferire ai suoi membri uno staws stabile, l'indivi– duo guarda a.Ila comunità sintcti<·a della rnnssu rappresentata dai lei• lori di giornali. Come <1uel raguzzo recentemente arrestato per rapìna a unn bancn, che diceva alla madre piangente: - Guarda questi titoli! Mamma, sono famoso! -. E' vero che io vivo a New York, dove ci sono negri e 1>or1oricani i cui crimini, per ragioni comprensi– bili, sono in numero eccezionalmen– lP alto. 1\fa ci sono una quantità di nomi irlandesi, italiani e anche di buoni anglo-~assoni nella nostra ,,r,urnt'u nern giornalier.i. Nè l'en•

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