Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

ri"1·hi di una rf'l"islenza ed una guer• ra imJ>rovvit1ate, i lavoratori de-l– le indmnrie prima e poi <1uellidella• terr11, avevano contribuito a salvare la ~ituazione assicurando, t'On il con– trollo direuo aei mezzi ài produ– zione, la continuiti:1 di tullu lu vita w1·iale cd economica. Le collettività agricole non luro– no uè costose, nè un trastullo (come 1 eoni scrisse) corrisposero a<l una nc(·essi1à. Potevano essere, se aiu– tatt•, la solo risposta clficiente ad' un ,troS8o problema della Spagna: quello della terra. I contadini non focero ahro che coltivare collettiva– mente le cerro i cui p:rossi pro1>rietn– ri erauo fuggi.ti o assenti, come il solito, portnndovi subito quei mi. glior11mcn1i (in parte solo, si c:a1>i– ,;ce) urgenti per aumentarne la pro– duzione .- cercando di distribuire in on mOOo equo 1 redaiti. La sleesa cosa accadde nelle indu– ittrit· che conliuuarono a P!'odurre, mentre tutti i servizi publilici, an– (·he quetiti sotto il controllo <lei la• voralori. continuarono a (uuziooare regolam1cnte e 80tlo certi aspetti an• rhe meglio di 11rilll.ll . E cf1i si reea– va in Catalogna era vivamente im. pr'°&.."iooato da questo senso di re– "pousabnità dei lavoratori e dalle loro ("opacità organizzative. Gerald Brcnan scriveva: « Si de– ve riconoscere che le classi lavora– trid S))agnole dimostrano capacità per la •·ooperazìone che superano qual!lia~i rosa <'he si possa trovare in nhri paeKi ., . Ma il govt'l'n0 non d8\'a aiuti nè alle industrie catnlane, nf! aiutava i 1•ontn1lini ,u-1 lol'o sforw produttivo, 1 Ct.rald Bren,n, The SpcmiJh l.ubyrinl. Londr• 1943. 1wr<'h(' il controllo de.Ila produaio– ne era nelle muni dei lavoratori. Ora, che un governo democratico sia nemico della gestiouc diretta dellu. terra e delle oHidne e dei servizi 1mbblici, non c"è da slupirsi; mn c11e i socialisti ed i comunisti in Spag1m ne siano s1a1i anch'essi nemici, è una testimonianza dell'assenza di volon– là rivoluzionarie dei due purtiti di sinistra. Breuan ha ragione: le cloMi lavo• ratrici stavano dando una grande 1,ro,•a della loro capacità costrutti– ,,a. Liberate dalla 1nmra <lei padro– ni, dei militari, dei preti, della po– lizia, ehinmnte, lìnnlmentc, u CO• :-:truìrc uo nuovo mondo in mii la miseria, In 1-chiuvi1ì1 r l'ignor1111;,,,; srrnlari sarebbero s1111e cancellate per sempre. ,lavano il mCJ'lio di se slesse. Energie creative. di ('lii esHe ste11• se non avevano coscienza, i;i misero all'opera con un 1trandt" se.n80 di responsabilità .. Ma le forme sociali <·h"csse Ftavano t.-oslrue.ndo non pia– <·evano nè al nuovo govf"mo repub– blicano, nè ai poliLici t'he domina– ,,nno nnovamentc nella Spagna; per– <-iò furono sofTocnte, diecreclitate. Ed insieme ali<"nuove t'Oflln1zioni anche A:li uomini Mie di e,m· t'ro..no stati l'anima. I poli1h•i. ,·01t1f' Nenni, nel [are la storia degli avvcuimeoli spagnoli del [936-1939 dimenticano ~cmpre di cercare le cause e di in• dividuore gli errori che portarono al lento soffocamento clclla eombat– ti,,ità e dell'entusiusmo J)opolari. E' evidente che non vogliono parlare di r.orda in rasn dr-ll'impknato. C. llMRNERI 287

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