Volontà - anno XII - n.4 - aprile 1959

no o li 111cl1t1110a Lat:erc. Il d<"ri1·a– li!-mO, sollo la forma dì intervento dirc110 del i·lt.•ro nelle sforc non ec• det-iastid1<', è al suo ;:q,icc. Uu e– sempio: il parroco proibisce ehe i;i balli \( perchè il ballo non va d'ac– conlo con la mornle callolica >i. Ta– Jc è la ragione da1a ai fedeli durnn– lC la messa . .Ma i fedeli, non badan– do al 1~1 voce d('I parroco, organizza– no 1111 ballo la domcnic.1 scrn. Al– Ioni il 1H11..-o,·o telefona al comau– dant(• del p0!-10 della guordin civil de11un(•ia11clo la festa or~anizzata l"t'IIZ.:l j I :0:110 1'011!-Cn:-o. Qucstu (orma di a11101"i1arismo l'Cli~io~o domina la politica. Nes– suno r-red1• in nulla, nessuno ~a nulla della politica spat,'J:1ola o internazionale. Qual'è il credo del– le ,·lassi dirigenti, di quella che in un'allra nazione si c-hinmcrebbe la parte che governa? Sono monar– chit":i, folangisli, rcpubblic·ani, libe– rali di sinistra o di des1ru, dcmocra– ti(·i cristiani, socialisti? L'assenza di a11ivi1à strettamente politiche e la ,•1)1-i-uzionc an1mi11islra1i, 1 i1 hanno f.-!110si che la ;?:ente dei paesi non abbia [tltro c-riterio politico che il <'<q.)l'icc·iodi chi comamln. La man• <'nnza di fede e di convinzioni uoll !-ohnnto è assoluta, ma ('inica. Un <'!-em1>ioscl'virà a (ar capire la !l-i– luazione. Per essere !-inclaco di un paese, come per essere governatore di 1urn 1n·ovincia, bisogna appartene• re alla Falange. Scnonchè coloro che vogliono essere nominati a tali po– sti ~ono per 11·adizione di fnmiglia mouarchici o repubblicani di destra. Che accade allora? L'in1cressato si iiwrive al 1>artito quakhe giorno pri– ma di essere elc110, e ne esce qual– che giorno dopo aver lasciato la ca- ri<·n. E' ,,ero che il potere non è nel• le :-ue mani, nw in <1uelle dellu guardio rivil e del <·lero; tultavia,. un t·f'rlo 1>otere lo ha anche lui. (Juando giunga l'or.i della respon~. s<1bili1i1, la Chie:-a dovrì1 rendere c·onro del tremendo potere che ha a,•uto in mano per quasi \lll quarto cli :oet.·olo.Nou che la Chiesa d'ebba 1<·111ere un tribunale 1,opolare (il popolo ì: rai-scgnalo al comando di 1Jo,·hi); si !mila d'un altro tipo di rc•!l-1>ons11bili1.'1. Ricordo, a questo 1nopo:-i10, dw uno dei più vecchi ar1i~ia11i df'I paese mì dorn~mdò se 1·01101'ccssi I.i differenza tra il regi– me alluale e i precedenti. Prima !'11(' llOle:ò-~idargli una risposla, mi l'isposc, o ~i rispose, ~gli stesso: prima comandavano gli zii, ora co– mandano i nipoti. li regime feuda– le, dei no1abili, non 1>otrebbe essere desnillo in modo pili sem1>lice. Sebbene nominalmente ci sia un giudice di pace in realti, non c'è altra giustizia che quella della gunr– dict ciuil consigliala dal prete, il quale a sua volta prende consiglio dai 1101.1bili. Conrndini (<eventuali>> che affol– lano le 1,iazze o cercano lavoro lun• go le s1rade; notabili che manipo– bmo un'amministrazione corrotta; un go,,crno clericale (! poliziesco nq>prese111a10 dal parroco e dalla 3uarclia ci1;il. Così ho visto i paesi di S1rngna, cseruplifica1i in questo c·hr ho clescri 110. Sarebbe opporlnno un plebiscito su queslo argornenlo. MPglio ancora sarebbe che gli in• creduli f-i arrischiassero ad avviri– narsi fino n mettere il dito nella pia– ga. Sono <'Crio che tornerebbero cre– dendo: credendo nl dolore della Spnima. ANTONIO il'.IAnQUEz d11: Tempo l'r~!ente, a. IV, n, 3, mano 1959. 206

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