Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

presenla con le stesse caratteristi• che che nella società italiana hanno le relazioni sociali. Infatti il taglio elci tempi, che è un fattore econo– mico-tecnico importante e che si presenta tanto spesso nelle cronache, può significare: o che quei tempi sono stati presi molto male, come tante ahre cose; o che le scarse co– noscenze dei mezzi tecnici esistenti non consentono una programmazio– ne durevole; in modo che ogni tan• to si scoprono metodi che rivoluzio– nano tullo: è vivere un pò alla gior– nata. Gli ope1·ai, quando possono, cer– eano cli guadagnare bene; così che le direzioni, accorgendosi che lo fanno comodamente, barano al gio– co da loro stei-se impostato e taglia. no i lempi, costringendo gli operai a d'are fino a un cerio punto: cioè rap;ginngono una ccrla media di cot– timo, mntuamcntc concordata, e sl fermano lì. Queste cose le sanno tut– ti e due, ma continuano nel sis1ema, cercando di essere i più Curbi e di truffarsi vicendevolmente (poichè manca un'educazione sociale e un rnpporto pulito). Il fatto che in America i tempi di lavoro durino tutto il tempo di pro– granunazione, può significare che lit il regime sociale è sentito come più stabile, senza sensazioni di provvi– J.orietà. TI puntare con insistenza sempre maggiore sui cottimi (vedi i contrat• ti cli lavoro riguardanti questo capi– tolo) significa: - chè tutta l'organizzazione indu– f-triale è volta allo sfruttamento cre– scente dell'auivi1à fisica come in– <·remento alla produzione, con l'ac– q11ie!wcnza dei sindacati; - che l'indirizzo della società non tiene conto ciel progresso: in~ fatti impostare il lavoro sulla fati– ca umana è nn'enorme limitazione, poichè le macchine sono invece in condizioni di eliminarla. Commento Se invece si considera il cottimo come un fatto puramente tecnico,, cioè un conteggio della prodw:.io,w possibile in un dato r.empo, da par• te di uno o più uomini e m(tcchine, al ,,;olo fine di programmare regofo– ri:.zare coordinare omogeneizzare lu produzione e i costi di tu.tta una aw zie11da, allora la cosa cambia del rntto. In ud caso il couimo v(i intero-. mente scisso clal problenw della re• tribuzione e del suo volume, con i quali non han-no piiì nulla a che fa– re. Esso diventerebbe uno studio se– rio di p<trticolari e d'assieme, di co– ratt.ere tecnico ed economico certo, ma libemto dalla sete del profitto e dalla pcmra dello sfnatarnento. E gioverebbe ad ima migliore or– gariizzazione a.:.iendule; allu (Juale possono terulere - pur con oppost.i interessi - ambedue le parti in lot– lu. Poichè la società urwrco-sociali– sta n.on . arriva per volontà dello spi– rito santo nè nasce sulla scia delle orm.ate dell'URSS (l'uno e le nltre provlltam.ente reazio ,w.ri ), è nell'in– teresse immediato dei. lat:orawri co– struirsi aziende efficienti come sol.i. da premessa per la futura gestione collettivn e diretta. A ltrimeri ti ci pe11sera1111-o i nuovi capi, a imporre i loro tempi, seriza possibilità di di– :~c11ssione. CARLO DIANCHI 175

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