Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

1i. Si ;;ii d1e allora sco11pinrono scioperi spontanei da un capo all'ahro d'Italia, ("hc le fabbriche dclln FlAT furono occu– pnte dalle mncs1rnnze, che la rensione era foric e d1e scmbra\la giunto proprio il mo• mc1110 11iU foYOte\•ole per misurare quei 11 rt1ppor1i tra le clnssi » che non si J>0UO• uo misurare auraYerso Ie elezioni. (Erano ~ le 1rnrole con cui i dirigenti comunisti ave,·ano cercato di 1ruformare la sconfitta del 18 aprile in una ,·illoria). Ma anche in 11ucll'occ,isionc non si fece appello alla in, surrezione, anzi i capi della Sinistra e lo stesso Di Vinorio per la C.C.l.L. frena– rono le mas,ie e ris1nbilirono l'ordine nel 11aese. La 1crza ÌJ>Otcsi di un condizionamcoto del governo con In pnrtecipnziont dclln Si– nistra sorcbbc stalR possibile sohan10 con uno psi autonomo, Ed il condizionamento dal di fuori, eioC un'op11osizionc che ob– hliga81le il governo a.. dar mano alle ri– forme di fondo urgenti nel pRCllC,non fo 1108/libile pcrehè dal 19•18, dopo la scon• fiua elcllorale del Fronte popolnre, la Sinistrn ru c.Jd1uiuome11te occnpnta a di– fendere le posizioni aC(fllisitc; gli uomini dell'opposizione si trasfornlftrono in uo• mini dcli' orclinc, in uomini del Par– l:tm,:m10, fii Staio, in difensori dello S1a. 111,,uo. Da nllora non furono 11iù capaci di 11or1are avnnli nessuna isiam:a di rin– no,•amcnto e di 1rasformazione: diventa– rono dei conservntori. G. Galli dice giuslamentc che alla Sini– slra italiana, dopo il 19-rn, si può a11plicare il giuclizio di Gilas sulla t: nuova classe•: ,r Non ha pili nulla da dire al popolo. La i;ola cosa che le rimane è gius1ifìcarsi •· E 11111i sa1111ianoche i dirigenti di sini– strn 11011 sono a corto di giustificazioni. C'è fra le tan1e, quella di un poMibile in– tcrvcuto a111ericanonel caso che in Italia si fosse inizialo 1111 movimento ril'oluziona• rio, ma un i1ucn•cn10 americano snrebbe ~tnlo 11oco probabile ncll'halia nel 19-18. Del rcslo qucst'intcn•ento non ci fu in Yugosla\•ia, che delle sempre prova di au• 1onomia ri.spcno ali' America, sebbene essa 120 fosse in con1estazionc fra le zone d'influen– za russa e a~glo-americanR, Fra le 1an1i ragioni che l'autore dà per spiegare il fallimento della politica delln sinistra vi sono: la valulav.ionc errala del– la si111azionc ilaliana da J>arte dei leaders di sinistra, la subordinazione cicca alla J>oliticn di Mosca e il fallo che gli uomni di sinistra, che diressero la politica del tlo11ogucrra, erano tuUi uomini 8lanchi, nvevnno esa11ri1a la loro combn11ivi1à nclln lona co111ro il fascismo, nell'esilio o nelle prigioni. Finnlmenle questi uomini si tro• wwano al vertice dclln scala sociale dopo esserne stali al basso, ma non avevano 11iÌI la forza e l'audacia dell'av\'cntura, nè di a(Tro111arealtri sncrilici. Moho 011es1nme111c l'autore dice che se l'azione di fonR che sembra,•a possibile .su– bito dopo la guerra cd il 14 luglio 19·18 fosse stnln 1en1n1a, 11011 è sicuro che essa sarebbe sboccata in una \'ittoria. Ma, era una via da tentare comunque. «Le istanze innovalrici non !compaiono in una socictÌl 1p111ndo impegnano una battaglia aperta 1111che se momentaneamente sfor11111ntc,nrn r1iuttos10 quando si corrom1101.10nel loro interno e si s,,uo1a110 di ogni contenuto senza imJ>egnarc alcuna banaglia. Una ba11nglin 1>erdu1a combattendo giova alla cnusn per la quale è ingnggiata assai J>iù di 1111abattaglia pcrdula senta combat– tere». • Non si 1mò fare a meno di cs;;ere d'accor• do cou l'autore sia sulle posssibili1à rivo– hn:ionaric che ,,i crnno in Italia subilo dopo In fine della guerra, sia sulle consi• dcrat.io11i che fa nel caso cli una mancala ,·ittoria. Chi ha vissuto i111cnsamcnte c111clperio– flo, sa <1ua1110grandi fossero le speranze di mi 1>rofondo rinnovnmc1110 sociale e quanl:t ,·olontia di 1011:t ,·i fosse nei lavo• r:ttori. Chi a,·eva combattuto contro il fa. scismo 11011 l'a,•e\'n fallo sohanto per un carnbimucnlo lii regime, mn 1iercl1è final– mente tutti i lavora1ori pnrteei11nssero, co11 una loro responsabilitì1, nl lavoro della J}roduzionc, perchè la miseria, la disoccu• pnzione, l'a11alfabe1ismo scoparissero dnl nostro 1rnc;;c. l\Ia Togliaui preferì. anzi-

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