Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

province non potrebbe essere consideralo come l'espressione dei Jesideri della generalità degli abitanti che nel caso che questo voto potesse a\'er luogo in condizioni che garantissero alle masse non educale, la libertà di espressione, e che non si cerchi di S\'Ìarli con promesse e minacce. Ora, se in qualsiasi altro luogo è diffìcil,; lrovare condizioni che possano assi– curare tale garanzia lo è ancor più in queste province da così lungo tempo soggette al governo russo. D'altra parie è C\'idente che la portata pratica di <1uesto proclama del comitato moscovita si limita alla propaganda e non apre la strada ad una prossima intesa rra le due nazioni; nell'attuale e tradizionale sistema di governo russo non si avranno serii risultali fino a tanto che la potenza del governo, naia dagli elementi 1>iÌIdispotici dell'Europa e dell'Asia non sarà infranta. Per <1uan10 è staio possibile, nelle circoslanzc s(avorevoli ad ogni pub– blicità, dare una testimonianza clelPopinionc delle province occupate sulla queslione posta dal Comitato, è staia da1a da una dimostrazione, la sola legale oggi in Podoliu, dai rapprc&cntanti della nobihà di questa provincia, che gemono ancora nelle oscure celle della fortezza Pietro e Paolo di Pie– troburgo. Per <1uanto riguarda la popolazione lituana, la sua testimonianza ci è data dal sangue \'ersato sui campi di ba11aglia do,•e, <1ucllo dei nobili non è che una semplice goccia ba i torrenti "ersati dal popolo n. In attesa, da parie d<'lla nazione, dei risultati di questa propaganda del Comitato, bisogna notare che sempre piìi spesso avviene che ufficiali e anche dei semplici soldati russi passino nelle file degli insorti. Molte corrispondenze iuviatc ai giornali 1>olacchi dai campi di batta, glia parlano di russi che combattono valorosamente per la causa polacca. Potiebriia, uCfìciale russo e primo organizzatore del comitato degli uf– ficiali russi a Varsavia che porta lo stesso nome di << Terra e Libertà n, (" morto da eroe nella battaglia di Slwla, colpito eia una pallo11ola russa men– tre marcia,,a alla tesla di una colonna di polacchi; A Lapy (stazione della forrovia di St. Pietroburgo) il maggiore, coman. dante il dislaceamento delle lruppc che occupa\'ano quella stazione, passò nei ranghi degli insorti; la medesima cosa è awenuta a Kurito e a Kllli1:;. A Lubli110 sci soldali hanno lascialo il loro coq>o di guardia cd hanno raggiunlo gli insorti con le loro armi (Journal de Posen, n. 102). La disorganizzazione aumenta nell'armata russa. i soldati sono cornple– tamenlc demoralizzati da questa guerra scru:a 1>reccden1i, e dalle voci che si ripetono con terrore« tutli i re marciano contro il nostro zar, attenzione)), In caso di guerra regolare le diserzioni diverrebbero generali (Journal de Posen n. 105). ( continua) FELIX I Gli aumenti tipografici ci hanno costretto a portare a L. 100 il prezzo delJa rivista. Lasciamo, per ora, invariati ,1uelli degli abbonamenti, sperando che tutti si mettano in regola. 97

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