Volontà - anno XII - n.1 - gennaio 1959

1·ecchi mesi dell'anno scorso che il cinquanta per cento ciel loro sala– rio.. Secondo le 1>rescrizioni rcla. li\'e alle operazioni cli banca, la massa globale dei salari dipende, nel campo del commercio di cam– pagna, dall'esecuzione del piano. Se, in un cla10 seltore commerciale, so– lo rottanta per cento del piano è staio eseguito. si procede al blocco ciel venti per cento dei salari» ( ibid. 18 maggio ] 956). t< Esiste sempre eia parte delle imprese la vecchia pratica capitali– sta di sottrarsi all'esecuzione dei f>ropri obblighi "erso gli operai. L'operaio deve provare con una lun• ga procedura giudiziaria il Conda• mento della sua giusla rivendicu– ;,;ione. Duranlc tale procedura le possibilitì1 di un 01>eraio sono Jimi– tate, mentre l'impresa dispone di consiglieri giuridici al suo soldo, che (an 1u11i gli sforzi cli cui sono capaci per districare chi li impiega dalla sua responsabilità penale e materiale » ( ibid. 10 maggio 1956). J I (errncnto che ha portato alra- perta rihellione di Poznam e al ritorno di Gomulka al poter~, all'in– vasione dei sindacati da parie di genuini elementi operai, e ai mol– li altri fatti che hanno segnalo le lince della lotta cli classe in Polo– nia dal 1956 in poi, merita uno stu• dio a parte che inlraprendcrenw Iorse in altra occasione. Di grandC" interesse è pure la situazione eco- 11omica e sociale della Polonia al momento alttrnle. rna abbiamo pre– ferito riforirci alla legislazione e al– lo studio delle condizioni ~"igenti in Polonia prima dell'ottobre 1956, non solo perchè la relativa docu• mentazionc è più ampia, ma anche perchè esse rispecchiano la situazio• ne degli operai tuttora vigente ne• gli altri paesi dello spalto so"ietico. Questa situazione gli operai italia– ni e degli altri paesi capitalisti de– vono farsi un dovere di conoscerla prima di aHìdare la difesa dei loro interessi e la direzione delle loro lotte a un partito capacissimo di ri– durli allo stesso stato di oppressio– ne e di miseria. Da parte nostra so– steniamo che questo partito deve di 11ecessiuì ridurre i proletari in tale stato per la logica interna alle sue premesse e alle sue mire. U comunismo in(a11i, almeno da quando ricevette l'impronta lenini– sta, non è più tanto un'ideologia quanto un metodo per la com1uista e la conservazione del potere. In o– gni 11uestionc, di conseguenza, non si lrnllu mai per i capi di un par– tito comunista di decidere prima ciò ch'è marxista e ciò che non lo è, ciò che è giusto e ciò che è ingiu– ~to. bensì di seguire quella linea di azione che maggior influcn7,a e po– tere puQ dare al parlilo. Il partito, dove riesce a predominare, non to1- lcra nessun potere politico al1'infuo– ri del suo; non solo, ma ogni asso• ciazione. di <1ualsiasi carallere sia, è apertamente diretta o subdolamen– te controllata dal partilo, dimodo– chè gli operai non dispongono di nessun potere nè mai poi ranno di– sporne finchè ci sia un partito co– munista che pretcude esercilarne la ditlatura. Gli avvenimenli di Polo– nia e di Ungheria hanno dimostrato in modo lampanle che, appena la occasione permetta agli operai esa– cerbali cli conquistarsi un pochino di libertà e d'esprimere ciò che pcn- 27

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