Volontà - anno XII - n.1 - gennaio 1959

complessa alchimia politica per la ricerca di un governo forte che pos– sa amministrare con garanzia di sta– bilità i complicali interessi della classe dirigente. Nei partiti di sini– stra la crisi rispecchia invece l'esi– genza di abbandonare un'opposizio– ne oramai cousunta nell'attesa di ro– vesciamenti internazionali per in– traprendere una politica seriamen– te riformista o seriamente rivoluzio– naria. In realtà l'esigenza rivoluzio– uariH uon è uscita da ristretti cir– coli d'iniziati e rimane oggetto di un interessante dibattito teorico senza tuttavia congiungersi con la realtà e divenire forza operante. L'esigem~n riformista sembra in– ,,ccc concrelarsi io nuove prospelli– ve politiche ed inserirsi nella 1>ossi– bili1i1 di una nuova maggioranza go– ,,ernativa. E <1uiveniamo a scoprire che gli opposli blocchi politici so– no entrati contemporaneamente in crisi non per strana coincidenza, 11111 pcrchè sos1>inli da una stessa causa. Si !ratta dello sviluppo di un'ope– razione politica in .grande stile che per ora si svolge ancora tra le quin– te ma rii cui è immioenle il suo ir– rompere sulla scena. Questa grmide operazione che dovrebbe mutare la fisionomia politica del parlamento e del paese consiste uel distogliere il J)ar1i10 soci1:lista daWopposizione ed accostarlo alla democrazia cristiana per una nuova e stabile maggiornn– zn govcrnali\'11. Tn questa opcrnzjo. ne politica a granrle raggio alla ,11rn– le il go,•erno Fanfani vorrebbe a– prire la strada convergono forze e– conomiche e politiche di genere di– ,,erso che sospingono ad una poli11- ca diversa da quella battuta sinorc1. meno .succube all'imperialismo arne– . ricano e 1>iù decisa nello sviluppo 10 delle industrie statali. Naturalmcu. te queste novità che si profilano al nostro orizzonte politico hanno già fatto squillare fortissimi campanelli d'allarme nelle zone minacciate. Un autorevole giornale americano ha già gridato allo scandalo per presun– te intenzioni neutralistiche del go– verno italiano, ed in Italia è in cor– so dn tempo una violenta campagna contro lo statalismo, in difosa del– l'inizia1iva privata. E' il profilarsi di (1uesta situa– zione nuova che ha gellato lo scom– piglio nelle alleanze dei partiti e nella loro compagine interna. I par– liti cli destra da una larvata opposi– zione di riserva e di ricambio anti• comunista son passati ad una oppo– sizione ad oltranza, decisi a far bloc• co anche con le sinistre come è av– venuto in Sicilia e nelle votazioni parlamentari, pur di mettere in dif– ficoltà il governo. In tutte 1e forma– zioni poli1iche è in allo un processo cli sgretolamento. Anche il congres– so del partito liberale che sembrava il meno tormcnlato, dietro la com• palla opposizione al governo ha messo in luce il contrasto fra la ten– denza alla restaurazione del governo di centro democratico e la tendenzti a soluzioni di destra. Il partito re– pubblicano ha messo in minoranza la vecchia direzione e le sue smanie collnborazioniste lasciando il parti– to in posizione di attesa. Ma mollo pili burrnscosi s'annunciano i con– ~ressi del partilo democristiano e riel partilo socialista italiano. Per la prima volta nel dopoguerra in campo democristiano si parla di u– na probabile scissione in due partiti cattolici. mentre in campo socialista l'attacco deciso di Nenni per l'au– tonomia dai comunisti ha suscitato

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