Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

RECENSIONI FENOALTEA Il PoDOIO sovrano Etli11:. Ln Nuova llalia, Firenze 1958 Pagg. 228 L. 11000. Ques10 libro è un atto di accwn, co,uro il 1iuem11 di go,•crno dei J>rimi die<:i nnni ile-Ila 11011ra Re11ubhlica. La cri1icn anarchica ai sistemi rapprc• sentativi si trova largamente confemml:1 da una ricca documentazione e dalla pro• fonda analisi che il Fenoahea fa del 1i- 11ema di go,,erno che noi i1a1iani 1ubi11mo, o aiu1iamo a mantenere in ,·itn. i\'bn si tr:111:1 di disser1:1zio11i teoriche, ma di de- 1crizioni e commenti su faui della nostra ,•ila di ogni giorno, per cui la le11um ç molto i111crcssa111e ed is1rut1ivn, fr:1 le 1:mte menzogne e finzioni, di 1111 governo che si regge sul sis1cnrn rn111>re• ilenlalivo, la 11rima che l'au1ore denuncia è quella della Sovranità Popolare. Il rico• noscimcnlo della Sovr:mi1à Po11olare è Cli• irato, per la 11rima \'Oha ne.Ila 11oria del nouro 11ae1e, il primo gennaio 19-18, con la Leuc fo111lamen1alcdello S1a10 che, nel suo 11rimo ar1ieolo afferma « la 10,•rani• IÌI appartiene al popolo» ma ... ,,i aggiun– ge 111bi10do110 che il popolo « In c1erci• 1a nelle forme e nei limiti della co11i111- zionc ». Jn c1ue!ln 1lis1i11zione tr:i 11osscuo ed Cilerci,:io dclln sovrnnità po11olnre, il popo• lo è un re di coppe. un fantoccio 111qu11le si dà uno securo per meglio spogliarlo del– le sue prerogaliTe. 631 E quella spogliazione dei diriui del cii• ladino, che sono il 11re1u1111os10 della So– vr:mità popolare,·(: sis1ematiea: la liberl:I di 11cnsiero e di es11reHione, la liben:I di coscienza, l'inviolabiliti1 dei diriui fonda– mentali dell'uomo, l'uguaglianza di ltllli di fronte alfa Legge, il tlirilto di riunione, tli circolare liber:1111e111e nel territorio italia– no, di accedere tul una scuola a11cr1a, di associazione, di adesione ni 11ar1i1i e ai sindacati, e di profcuarc la proJ)ria religio– ne ecc., trovano ostacolo ed impcdimen1i nelle interpretazioni restriui,·e degli 11cssi ar1icoli della Costituzione, o nella inie,. pretnzione 011portu11i11icacd ubi1r11ria de• gli ~ulori della Legge, nelle di1posizioni dispotiche di un 11r.ifcuo, nello ,:clo di un queslore, di un car11binicrc, nei ric."llli del padrone o ciel 1>re1e,nella ,•iolenu e nelle menzogne clclln 11rop11gnnda, 11cll"i– g11ora11zae 11clln miserin. Persino il dirillo alla vitn cd nll'inlc• grità della persona fìsicn sono ,•iolnti. Lo tc111imonia il lungo elenco dei fcri1i e de• gli uccisi (pagg. 82.83) da 1mr1e delle au– torità e della fo~n 1mbblica in occasione di mani(esrazioni di 1>opolo o di 1umuhi provocati dalla fame. L'autore en1ra in quello che è il cuore del sis1ema rapprescn1n1ivo del 110&1~0 go– ,erno: il Parlamento, il tempio dello So– vra11it(Ì Popolare! Egli vi 1rovn il vuo10, l'i11cnia, il disintcressnme1110, i meschini calcoli dei poli1ici, tlii!onc11à e mcnzognn. 'on è il Parlnmcn10 che fa le leggi: le sue s1)cciali Commissioni debbono ncco111cn• tarsi di sbrigare 1111 la,•oro di ordinaria nmministrazionc. Le leggi 110110rauc dal Co,·cmo il quale. cosi, (',ea confusione ira i vari poteri. Se accade clic un dcp11tato o un gruppo di deputali, 1i scrn di un 1uo diriuo, quello di fare un11proposta di leg• ,:c. il meccanismo dircnsh·o del go,·erno en• tra in hmiionc: 111proposto puO ,·cnire di– menticata in q1111lchcauetto, àabot:tla. fotto 11aS!are attra,·crso 11n'intern.1inabile trar.la di pratiche, rinviala ila una Camera al– l'altra con cmcndamenli che 1i aggiungono 11glicmcndamcnli, (incl1C arrin la fine della legislatura. Se in qucUa 1uccCMiva quella

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