Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

delitti passionali sono wia tragica conseguenza della repressione dei diritti del sesso e dell'amore. Per <JUCSIO il mondo cristiano ·ne è ric– co. Ln delinquenza è causata, per buona parte, da quelle stesse leggi destinate a sopprimerla!!! Benvenuta una legge che condan. ni lo sfruttamento sulle prostitute, come tutte le leggi che, in senso re. lativo, sono J>referibili acf altre, se– condo il criterio del male minore. Se la legge Merlin si limitasse solo e semplicemente a <1ucllo,senza pre• vedere nessuna offensiva sul piano della morale cosiddetta pubblica (con attinenza, mi pare, perfino, al– In difesa della razza!!!), lasciando il sistema di controllo « venereo », per lo rneno facollativo e oOrendo possibililà ooncrete di un lavoro a quelle che, pur emancipote come 1>ros1i1utc,volessero scegliere un'at– tivi1à più pulita, allora non starei u discutere in questo modo. Invece, essa investe lo stesso substrato del libero amore, cioè di quel costume che solo può esaurire la (unzione del mestiere della prostituta. Essa otter– rà, quindi, maggiori psicopatie ses– suali, maggiori evasioni « non au– torizzate » (lo suranno tutte) e mag– giori repressioni. La 1>rostituzione (chiedo scusa se mi ripeto, ma è necessario) assom– ma, secondo la logica dei tabù im– perante, lutti i ra1>porti della don• na 11011. consentiti dalla legge. La legge Merlin perpetua, che dico, ac– centua, questo monumentale pregiu.~ di.zio, anche se la senatrice non ha N.dR. avuto consapevolezza del siguificato dell' inquadralura storica e sociale della legge steSJa. La stessa spre– giudicata psicanalisi non è riuscita a liberarsi totalmente delle pastoie della psichiatria tradizionale. La prostituta non è necessariamen– te un'anormale. Essa è una vittima ma può essere anche una donna co– raggiosa. E non poche volte è più ragionevole e più equilibrata e ma– gari pii1 sana di un'« onesta mo– glie ». Essa ha solo bisogno di vivere in un ambiente più vicino alla na– tura, cioè pili normale e più sano. Trattarla, nella migliore delle ipo• tesi, come una pentita che attende, attraverso una lenta purificazione, il perdono di Dio e degli uomini per una riabilitazione in seno al consor– zio umano, significa non soltanto avvilirla, ma ad"dirittura vilipender~ la. Altro che rispetto della perso– nalità. Questo è un capovolgere (di– co capovolgere!) i termini del pro– blema. Ecco perchè grido contro la l<'gge Merlin. Non già per inconfessabili meschini calcoli personali. Nou si tratta di sapere o no fare a meno di « quelle controllate », ma di ra-. gioni clie superano di molto 1'11n– medinto interesse di clìi scrive t! di chiunque si occupa della questione sen;,.a riserve, senza ipocrisie e sen– za falsi pudori, ragioni di cui, come ho premesso, sarò ben lieto di ,in– trattenermi ancora e più d'ettagliOt11- mcnte, se me ne darete lo stimolo e l'occasione. VIOLA ES PERO lo que110 serino V. E. tenta di dare una de6oi1:iooe di prostituzione, di ccreamc le cause e la 3e.ne1i,oc.iute del 1110 pro/1mioni1mo: 1000 tutti argomenti che l('OnlÌnano dalle 621

RkJQdWJsaXNoZXIy