Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

~olo sul movimento socialista, ma ·anche sul pensiero economico e sto– rico d'un de1ermina10 periodo, non è nato, in tutte le sue 1>arli i.11tegrnn– ti, dal cervello di .Murx. Troviamo i fondamenti della « interpretazione materialista dclln storia », dclln « teoria del plus valore )) 1 della dot– trina della « concentrazione del c11• pitale », ecc., negli scritti di Saint Sirnou, Bazard, Considérnnt, Vidal, Pccqueur, Louis Blanc, William Thompson, Proudhon e molti altri. li merito di Marx sarebbe stato quel– lo d'aver riassunto i rudimenti dei suoi 11redecessori in modo coesivo e d'averli falli fruttificare come pro- 1>ri. Però l'averli formulati come lc~ge :,ssoluta, determinante tullo lo svilup110 dcli' umaniti1, ebbe conse– guenze fatali, gincchè con <1uclla fe. de nell'assoluto creò un dogma che, nelle mani dei suoi seguaci, non fu caJ>llCe di nessuno sviluJ)po ulle- riore. Le idee sono sempre buone, pur– chè lo spiri10 vivn in esse e stimo– li gli uomini a pensare per proprio <'Outo. Perdono la loro fecondità na– turale quando dcE!:cncrano in do,!?'ma morto e cessano così realmente dés– scre idee. Hitler e Stalin sono arri– vati ad essere flagelli dcll'mnani1i1 non 1>crchè, come afferma Misf!. 'fhom1>son, 1 abbian voluto soppinn- 1 In questo serino H. A. J>Olcmizza t!On Dorothy Tom1,son. una seguace di quel li• beralismo <'he è rappresentato da Pain, JcfTcnion, Thoreau cd Emcrson. Tuttavia CM:1non considera,·11 :applicabili all'e1>oca Rlhrnle le interprclazioni politiche e socinli di JclTc~on e compagni. In queslo senso, serh·eva R01:kcr, CMaera pi\1 rivoluzionaria degli 6lcssi radicali, tare Dio, ma perchè sono uon11n1 .senza idee, che cercano d'imporre al mondo un dogma morlo, il dogmu dello Stato 101nlit:1rio, e, con cieco fanatismo e violenza brutale, voglio– no obbligare gli uomini ad adottnrc la loro pazzi:1. Ln Cede nell'assoluto è il maggior os1acolo per ogni svi– luppo spirituale. Lessing, il gran savio, disse una voha: e( Se Dio v(•11issc a mc, con la vcritì, assoluta in una mano e l'a– spirazione alla veriti, nell'altra, e mi dicesse: « Scegli, figlio mio», gli ri– sponderei: «: La verità assoluta, Si– gnore, conservala per te, giacchè o– gni assoluto è fotto 1>er gli Dei. A mc dì, l'eterna aspirazione alla ve• ri1it, giacchè in essa st,a la digniti', umana >). In queste parole è contc– nu1O tutto il programma dell'uomo che pensa e lotta in tutti i tempi e in tutti i paesi. Non c'è la perfezio– ne assoluta; c'è un'aspirazione alla perfezione. Non c'è uua ,,criti1 asso– luta; c'è un'as1,irazionc alla veri1à. Nè la religione, nè la scienza, nè In filosofia, ci possono dare la veritì, assoluta, ma solo chiarimenti che og– ~i sono esalti, e domaui sono messi da parie da nuove interpretazioni. Lo spirito solo crea sempre nuove mutazioni e dit alla nostra esistenza 1111 fine e un con1cnu1O. Però 1o spi– ri10 solo può ngirc nella liber1ì1; per Tollo qualche spunto polemico dello acrit• lo che non inlcrCSM.'rcbbc i leuori. di oggi, in omaggio a Hudolf Hockcr, rceente11)cntc scomparso, pubblichiamo queste pngine in cui ,i scn1e la gra11dcua del 1uo spirito che 1i 11lime111:1va di nna a1111>ia concezione del• la lil,crtà. Lo tcritto ,•enne pubblicato sulla ri,·ista « Studi Sociali • di Monlevideo, 11. Xli, serie IH, 11. 1. 3l ouobre 19•11,che era <lirctla da Luce J-~ahbri(n.d.r.). 599

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