Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

L'IMPERIODELLA TECNOCRAZIA LA GRANDE idea della fine del XIX secolo, l'idea del governo del1a Scienza - così cara ad Augu– ste Comtc, Ernest Renan e .Marcclin Ucrthclot - è saggiamente tramon– tata e non e\•oca piìa che qualcht' tencm sorriso. Gli uomini di buon senso sanno oggi che se vi è un'etica ,della Scienza non vi è nfTatto una ~cienza dcll'Eticn. Un postulato mo– rale clte è, non permette di dedur– re ciò che deve essere. Pretendere di derivare una nonna di condot• ta da un semplice giudizio di reahà, è giocare con la logico. Il mondo conoscibile non fissa nessun scopo alla coscienza umano.: accade, inve– ce, proprio il conlrario. Tuttavia molti uomini si prcoccu1rnno dcll'i– ,dea di fondare l'ordine della ciu~ sul credo personale, pro,,visorio e riconosciuto come tale, mentre esi– -slono un'infinitù di tali credi possi– bili e l'autorità eostiluita di ogni so– cietà chiusa è irrimediabilmente scossa dalla libertà di scelta che pre• suppone la tollerauza, cli pensiero e d'azione, nei contronti di esperienze volontorie e molteplici. In mnncnn– za di una Scienza con un grande S, che si è rifiutata di dare le basi d'un'ortodossia pofitica, si è ricorso a quei surrogati che sono la Storia e la tecnica, l'un·a sostituendosi al– l'ahra, secondo i bisogni della sofi– stica autorftaria. La storia, come studio dei fatti unici del passato o come investiga– zione critica dei possibili laLenLi al– traverso la somma infima dei pos– sibili reali:;ati non si presta che di{ficilmente a legittimare con un «diktat» unitario, una canalizza– zione totalitaria delle credenze e delle volontì, umane in un senso de– terminato. Tuttavia, se della Storia se ne Ia un sistema chiuso, attri– buendole la materialità e l'i_nerzia meccanica, si può presentare come legge « imposta » da essa e « invio– labile » rextrapolazione di certi fe– nomeni statistici g1ossolani e poi gridare, con qualche probabilità di essere ascoltati: « disgraziati, voi che vi credete liberi di raggiungere le vostre prcCerenze intime per la libertà, che cosa state facendo? Non vcd·cte che cercate di falsificare o di sbarrare il corso naturale, irrivers1- bilc e necessario della Storia? » A questo punto entra in scena la Tecnica. Nel corso degli ultimi die– ci venti o cento anni, si sono accu– mulati certi mezzi materiali in certi luoghi del globo: da questo fatto si pretende dedurre gli scopi imma– nenti che quei mezzi presuppongo– no e imporli arbitrariamente a tutto l'universo. Dall'esistenza delle fot– te di melone, Bernardino di San Pietro, di idilliaca memoria, conclu- 593

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