Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

ciale e culturale d'America è un processo lungo e penoso, irto di o– stacoli ingranditi e magnificati dai pregiudizi e dall'odio di razza. La storia insegna che la proclamazione lincolniana dcli' abolizione della schiavitì.1 (u un gesto eroico per pa• cificare il paese dilaniato da una lunga e costosa guerra, e sopratutto per calmare l'agitata coscienza dei puritani della nuova Inghilterra che predicavano l'abolizione colla bib– bia alla mano. Ma il popolo ameri– cano non comprese allora la neccs– siti1 economica e sociale della coo– perazione, in termini eguali, coi· ne– gri e non scnle nemmeno oggi la bellezza ideale della fraternità ira tulle le razze, sia pure dal punto di vista religioso. Non può perchè il cristianesimo - come alleato acl ca– pitai iii-mo- aizza l'odio di razza e di classe e invece di risolvere i pro– blemi umani li complica, li peggio– ra, li rende insolubili nel cerchio della società borghese. Quindi appare evidente che il pro– blema delle razze, come quello delle cl:1!!-si.verri1 solo risolto mediante u– na rh;oluzione delle coscienze, il che equivale a dire con una 1>rofonda ri– voluzione sof'iale. ( continua) DANDO DANOI UN REFERENDUM Nelle scuole di h•rea 0 il 20 ouobre si è svolto 1111 referendum 1>erdecidere se l'ora– rio &colasiico do,·twa e"ere con1.inua10 o diviso. Al referendum hanno 11aneci11a10solo coloro che erano in1eressati al problema: cioè i genitori degli scolari, che ne erano stali anche i promotori, discutendo 1111 tale problema per un anno circa, sul giornale locale. · La notizia di un referendum, pr0J>0SIOdal bauo in halia non è di quelle che auirino !':menzione del pubblico e probabilmcnle è passala inollen•a1:11,Più interessante è seguire la cronaca degli amanti fuggitivi e clandestini, o snpcre i gusti di un dh•o o una diva o di qualche personaggio del gionio ,(e lnsciamo ,la parte i grandi 111euacoli pubblici che sono s1a1i offerti in questi ultimi 1empi daUa morte di un Papa e dalla nomina di uno nuovo). EP1mre, ciò che è :wvenu1a ad Ivrea è un esempio di democrazia dirclla ed hn una grande importnrum, A decidere sull'orario scolastico 11011 s11c11aal Ministro della P. I. che Sia a Roma o al Provvedi1ora10 che sta cbiuiJO nei suoi uffici e 11011 conosce le esi· genze reali della scuola e della sua popolnionc, ma i genitori che sono i più diretti. in1erpre1i delle ncce!.!ità dei loro figli. Da noi il rc/crc11dwr1 è staio giudicato singolare, J>erchè, infoui, in lt:ilia non se ne fanno mai. Mo in S,·izzcra esso viene indeuo sia per iniziativa po110lare 11er decidere su 11roblemi concre1i in cui la 1>011olazione è dirc11:i– men1e in1eress:i1a, sia d11ll0stesso governo che non può 11rcndere 11ron·cdintc111io 11p– pro,•are leggi im11ortanti scn:,,a soltoporli all'opinione pubblica. Cli anarchici sono t1sten1ionis1i, cioè non 11nr1eci11ano t1 nessuna ,•01:1.zioneil cui scopo sia una Jclcga di potere ad ahri, ma cli fro111ca Jci referendum come flUCllo di Ivrea, essi abbandonerebbero il loro as1ensioni11mo. 592

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