Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

gia, supposto che egli ne abbia una. Annunciando che la popolazione alge– rina musulmana doveva raggiungere in cinque anni il livello di vita d'ella popolazione francese, definendo un piano di messa in valore dei diparti– menti d'oltre-mare, garantendo ai musulmani una ra1>presentanza propor– zionale al loro numero nel Parlamento Crancese, egli ha riconosciulo che la guerra in Algeria non può essere vini a che con delle misure sociali ( e precisamente con le misure che sono state lraclizionalmeu(e negate dalle autorità francese, il che fu all'origine dell'attuale guerra). Ma nello stesso modo eontradd.itorio, egli opera dei sondaggi presso il F.L.N. ( Fronte d~ Liberazione Nazionale) in vista di trattative. In parole concrete ciò significa che niente è riso ho e che i I generale è impotente quanto i suoi precedessori per mettere fine al conflitto algerino. Si limita a meglio presentare, a colorire, a precisare i ,,cechi programmi: cessate-il-fuoco, elezioni, discussioni dello statuto algerino. Per di 1>iì1vuol aggiungere al prezzo della guerra algerina e dell'occupazione, quello della modernizzazione dell'Algeria e dell'emnncipnzione economica drlle J>OJ>O· lazioni musulmane. Alcuni avevano credulo che la li<1uidazione del conflitlo nl~Nino risa– nerebbe le fìnnnze lrnncesi. .De Gaulle aggiunge altri capitoli nl deficit. Apre d'ei crediti enormi per l'energia atomica e per b prcparnzionc d'una bomba nucleare « proprio francese». Prevede una poli1ica per formare la gioventìt cui Malraux fornirebbe i temi e alla <ruale Maurizio Herzog assi– curerebbe l'amministrazione. La politica di grandezza incomim:ia ad asso– migliare alla follia che porta lo stesso nome. Qualche cifra permette di misurare gli eccessi gollisti. Le sprse mini– i;teriail previste per il 1958 raggiungono un totale di 6.300 miliardi; le rn– trate arrivano appena a 5.000 miliardi. Ebbene, l'aumentato sforzo mili– tare, ~li investimenti atomici, la politica di industrializzazione e di moder– nizzazione agricola d'oltre-mare, richied·eranno circa 1.000 miliardi sup– plementari nel 1959. Dove trovarli? Esistono due possibilità che non si escludono tra di loro e possono trovarsi unite. La prima è il tradizionale n1>pello alle finanze americane, ciò che per un regime di grnmlczza e di iudipende.nza presenterebbe un lato umoristico e darebbe agli Sta1i Uniti una J)Ossihilità di esercitare una pressione per mettere fine alla follia al– ~erina. l.a seconda è una riduzione del livello di viln dei f'Ommmatori francesi cd in particolar modo dei salariati, sia con il blocco dei !'alari che con l'aumento dei pre.7.7,io con un gioco inflnzionistif'o che porterebbe agli stessi risullati. Vi è, invece, un eam1>0 in cui le propagande si urtano contro inte– ressi: quello dei prezzi e dei salari. Una grande parte della classe operaia. plebiseitando Dc Gaulle, ha chiesto che si « conlinui così». nel senso della continuitì1 della prosperi1ì1 1 delle ore supplementari e delle vat·:111?.epa– ~ate - ma senza il circo parlamentare. Vedremo che ciò non potrà continuare e che il prcz?.o clelb ,< ~ran– dez7,a » sarà pagato dai piccoli. I Cogli di paga si ricevono ogni quindici ~:iorni, mentre i manifesti ele1torali si distribuiscono ogni quattro anni. S. P\RANE 587

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