Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

LETTERE LA POLITICA DI GRANDEZZA Parigi, 7 ottobre 1958 DOPO JL SUCCESSO del referendum e la totnle vittoria del mito De Gaulle, rimane dn trovare il rimedio a qualcuno dei problemi pii, immediati e piì1 urgenti che la Francia deve affrontare. Le scelte debbono farsi non pii, sul piano passionale della fiducia in un uomo ma su <1ucllo, molto più diHicile, delle soluzioni. I 8i alla Costituzione possono essere stati dettati dalle ragioni più coutraddittorie; i si all'una cd all'altra mi• sura finanziaria, politica o economica debbono essere dcuali da interessi precisi. In nhrc parole, il periodo del delirio deve essere seguito da un eeriodo di decisione. Con ciò nou fmirnnno lo sCruttamcnto degli impulsi nazionalisti, delle formule e dei discorsi demagogici. La sconfitta dei co– munisti, battuti sulle stesse loro parole d'ordine passe partout (« Indipen• denza francese » e « Bisogna cambiare ») è slala mollo (acile tanto che il metodo sarà conservato allo scopo di s[rutlare il primo lrionCo nelle prossime elezioni. Ma in fin dei conti, un contadino non si nutre solo di discorsi e di dichiarazioni: ha bisogno <li vivere in funzione di questioni materiali. Gli è necessario rispon<lere alle seguenti immediati questioni: Algeria, Europa, N. A. T. O., sul piano della 1>olitica estera; prez:1.i, sa– lari, investimenti sul piano della politica interna. Fino ad oggi per quan– to siano state numerose, le allocuzioni del generale De Gaulle non han– no portato grandi precisioni sull'orientamento del nuovo re~ime. L' i– .<l'ea deJla «grandezza» francese, In ripetizione delln necessità di avere un niolo di primo piano sulla scena internazionale, dtmno il tono aJla poJiticn go11ista, ma non precisano nè la via, nè i mezzi di <1ucstapolitica. Due volte il gusto teatrale ha giocato due tiri catlivi a Dc Gaulle, anche se nessuno dei suoi adulatori s'è permesso di notarlo. Rivendicando In vocazione fran– cese ,li parlare in nome dell'Europa, il generale ha avuto come risposta, in termini diplomatici. dall'Italia e dalla Germania, che i paesi europei non accettano quella direzione. E il referendum, mettendo i popoli dell'A· frica nera nella necessiti, di essere con o cont.ro di lui, ha permesso alla Guinea di rispondergli no. dimostrando di preforirc la ,i;ua indi1>cndcn• za. Il discorso di Coslnntina, n1teso dnlla maggior parte degli ossenratori per conoscere le intenzioni del generale-presidente, non ha fornito cht" un piano di valorizzazione delle provincie nlj?erine. De Gaulle, prigio– niero delle forze che dctermincno la rcahà dell'Algeria, nnzichè avere la capacità di dominarle, ancora una ,·olta si è destreggiato. ha manovrato, servendosi delle sne qualità tattiche, senza tuttavia svelare Jn sua strate• 586

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